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17/04/2003: MOIRA ORFEI DEBUTTA A TORINO: Recensione e Spettacolo completo

CIRCO MOIRA ORFEI famiglia Nones Orfei (Italia)
MOIRA ORFEI DEBUTTA A TORINO: Spettacolo completo

 

CIRCO MOIRA ORFEI A TORINO: Recensione e programma completo
-Introduzione del clown Jula Sali
-Canzone “Ta-ra-tta-tà” (Giorgio Vidali e balletto)
-Martybe Chabry (trasformista e virtuosa musicale)
-Jula ripresa del cuoco)
-Fred Perris, animali esotici
-Jula (Ripresa della carrozzina)
-The Jasters (Coltelli e balestre con introduzione del balletto)
-Jula (Ripresa dei coltelli)
-Anna Giurintano (Tessuti aerei con il balletto)
-Kevin Huesca (ventriloquo)
-Stefano Orfei Nones (Alta scuola)
-Gerard Koch (cavalleria)
-INTERVALLO
-Stefano Orfei Nones (tigri)
-Durante smontaggio gabbia: canzone “That’s Moira” e ripresa di Patata Sali
-Duo Guerreros (filo alto)
-Jula (ripresa del filo)
-I Sali (entrata comico-musicale)
-Stafano Orfei Nones (elefanti)
-FINALE

Una buona affluenza di pubblico ha accompagnato il debutto del Circo Moira Orfei a Torino che tornava sulla stessa piazza dopo soli undici mesi. Per l’occasione è stata rinnovata buona parte del programma e curato maggiormente l’ambiente interno con l’aggiunta di alcuni velluti. Esternamente (come già evidenziato dalle foto relative alla piazza di Vigevano, precedente a Torino) è stata portata avanti l’operazione di verniciatura dei mezzi, alcuni dei quali riportano la scritta MOIRA ORFEI  seguita dal simbolo di “marchio registrato”.

Dopo la consueta introduzione (clown Jula, canzone “Ta-ratta-tà” di Giorgio Vidali) lo spettacolo entra nel vivo con uno dei numeri nuovi e più attesi della stagione: la fantasista musicale e trasformista Martine Chabry (figlia del noto clown belga Toto Chabry). Martine, giovane artista dalla presenza affascinante e coinvolgente, alterna virtuosismi musicali (al sax, allo xilofono, alle bottiglie) a rapidi cambi d’abito. Il tutto condito da musiche molto moderne e vivaci. Inoltre il numero è introdotto da alcuni giochi con tamburi (vagamente sullo stile del gruppo “Stomp”) eseguiti in coppia dalla stessa Martine e dal partner Alain. Il numero nel suo complesso per il carisma dell’artista e il ritmo dell’intera esecuzione incontra un notevole successo, pur discostandosi completamente dai tradizionali numeri di trasformismo passati negli ultimi anni sotto gli chapiteau europei (Soudarthickovi, David&Diana, Petraiev, ….). E forse è proprio questa diversità, la sua totale originalità il punto di forza, oltre, naturalmente, il magnetismo della Chabry.
Dopo la ripresina del cuoco di Jula Sali, è il momento degli animali esotici presentati da Fred Perris e tornati in pista dopo una sospensione, pare a causa di una malattia (la lingua blu) che vietava l’esibizione degli animali. Il numero (pur orfano della mancanza del rinoceronte) si configura come uno dei migliori in circolazione (zebre e antilopi, ippopotamo pigmeo, lama, emù, cammelli, giraffa,..). La riresa della carrozzina di Jula precede il numero dei Jansters, al momenti i migliori interpreti del numero di coltelli e balestre. Segue la ripresa dei coltelli con l’ausilio di uno spettatore: contrariamente ad altri casi, la ripresa viene presentata molto rapidamente così da non annoiare. Segue Anna Giurintano ai tessuti aerei: ottima musica, belle scelte coreografiche ed un paio di bei trucchi ne fanno un numero molto gradevole.
A seguire la ventriloquia di Kevin Huesca ed il quadro equestre in cui i passi di alta scuola di Stefano si alternano ai passaggi in libertà di sei cavalli mandati dall’esperto Gerard Koch. I due concludono il quadro spagnolo ciascuno in sella ad un cavallo. La cavalleria, pur essendo composta solo da sei elementi è elemento di novità in casa Moira e la classe di Koch contribuisce a renderla un bel momento.
La seconda parte si apre con le sei tigri di Stefano (5 + 1 bianca) cui segue un altro numero molto atteso, in quanto recentemente ingaggiato da Walter Nones, al posto dei volanti Korchiaguini: il filo alto del Duo Guerrero (già vincitore di due clown d’argento a Monte Carlo, il rpimo da soli, il secondo insieme all’altra coppia di Guerrero). I trucchi classici sono ben eseguiti da questa coppia di artisti (di età non più verdissima) che sapientemente rendono unica la loro esibizione grazie ad un particolare di grande effetto: durante il numero, nel corso dei trucchi (anche più complessi e rischiosi) la ragazza CANTA DAL VIVO grazie ad un microfonino. Ecco che così anche i passaggi meno particolari diventano davvero coinvolgenti: la sedia, la colonna a due, la salita sul filo obliquo, ecc. A conclusione del numero è proprio la ragazza a sostenere sulle spalle il compagno e a cantare, mentre scendono il cavo inclinato a 45°. Cosa da me mai vista!
Segue una simpatica ripresa di Jula e l’entrata musicale che non inizia più con l’asolo di Jula, bensì con un duetta tra Elisa e lo stesso Jula. Seguono i 5 elefanti di Stefano, in una routine in parte rinnovata: al posto della classiche piramidi (e della spaccata sui pachidermi) sono state inserite (probabilmente ancora in via di perfezionamento) le incursioni di un cane lupo (tipo husky) che sale in groppa agli elefanti dando vita ad un grazioso “mini-max”. Eliminati anche il passaggio con gli hoola hop.
Al termine dello spettacolo il rodeo con i muletti (che vedono come protagonisti Giancarlo Ragazzoni e la Signora Fernanda Perris) che riscuotono il consueto successo; il castello gonfiabile con la canzone di Bocelli, e il “tuti in pista” con abiti luminosi. Ingresso di Moira in carrozza e assolo di tromba di Jula su note di Cementano.

Il tutto dura 2 ore e 50 minuti (comprensivi di intervallo): 1 ora e 20’ la prima parte, 1 ora e 10’ la seconda. Il livello e la coesione dei numeri sembrano ulteriormente migliorati, rispetto all’anno precedente, pur senza il numero dell’accademia dei cani di Nicolay Ermakov.
Il circo di Moira Orfei resta a Torino fino all’11 maggio, al Parco della Pellerina.
Dario Duranti

Salerno (Italy) – 18 April 2003 – 02:06:01

 

 

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