RIAPRE L’ACCADEMIA DEL CIRCO
La prestigiosa scuola diretta da Egidio Palmiri a Cesenatico, riapre a Verona. Attivo anche il centro documentazione Cedac .
Bentornata, Accademia del circo
Corsi regolari da settembre. Mercoledì il Comune decide sulla sede definitiva
di Daniela Bruna Adami
L’Accademia del Circo riparte da Verona, dove tutto era iniziato nel 1988. L’avevamo annunciato l’inverno scorso, adesso ci siamo.
Da settembre riprendono i corsi regolari in una sede provvisoria, ma l’attesa più grande è per la scuola definitiva, per la quale il fondatore e direttore dell’Accademia, Egidio Palmiri, ha già acquistato un terreno in città. Manca solo l’ok della Giunta comunale, che discuterà l’argomento nella seduta del 7 luglio.
Mercoledì potrebbe essere dunque una giornata storica. Con il sì del Comune alla costruzione della nuova Accademia, Verona, che vanta importanti dinastie circensi, diventerebbe la vera capitale italiana del circo. Innanzitutto perché l’Accademia di Palmiri è l’unica scuola di circo con convitto in tutto il mondo occidentale (di simili ve ne sono due in Russia, tre in Cina, una in Corea) ed è l’unica ad avere diplomato in quindici anni un’ottantina di artisti tra i più quotati e premiati, come all’ultimo Festival di Montecarlo (che corrisponde come importanza all’Oscar del cinema), in cui tre ex allievi hanno vinto tutti e tre i premi. Ma anche perché presso la scuola è previsto il Museo del circo, un’istituzione importantissima e oggi mancante in Italia. Il tutto costituirà il patrimonio della «Fondazione Accademia di arte circense» (il nuovo nome della scuola).
Egidio Palmiri in questi giorni è comprensibilmente in ansia. Ha più di ottant’anni e la scuola nazionale di circo è l’eredità che vuole lasciare. «Al Comune la nuova Accademia non costerà nulla, perché i soldi per costruirla ci sono» spiega Palmiri. «E Verona si mostrò disponibile una prima volta quando Giorgio Zanotto, il padre dell’attuale sindaco, appoggiò la creazione della scuola in via Germania. Intanto a settembre cominciamo con una struttura precaria, senza convitto, all’ex centrale del latte di via Francia, su una proprietà di Enis Togni, patròn del Circo Americano, che ce l’ha messa a disposizione».
Nella sede provvisoria troveranno posto le roulotte per gli allievi interni e il tendone per la palestra. Dal primo ottobre cominceranno anche i corsi per gli esterni, al mattimo per gli adulti, alla sera danza acrobatica e altre discipline per tutti, anche per ragazzi (l’età minima è di 9 anni). Palmiri si è già assicurato i migliori istruttori oggi attivi, alcuni già docenti a Cesenatico. «I circhi oggi hanno un ritmo di lavoro così pressante, che i genitori non hanno tempo di insegnare l’arte circense ai figli, come si faceva una volta» continua Palmiri. «I circhi quindi vengono a pescare i nuovi talenti alle scuole di circo. I miei allievi hanno sempre trovato lavoro prima ancora dell’esame di diploma».
In via Garbini 15 è già aperto, intanto, il Cedac, il Centro di documentazione sull’arte circense, sede dell’Ente circhi (di cui Palmiri è presidente) e della redazione del mensile “Circo”, al quale si affiancherà dall’anno prossimo un trimestrale del Cedac. I lavori sono terminati e l’inaugurazione ufficiale sarà a fine settembre, con una mostra sull’attività artistica della famiglia Palmiri curata da Antonio Giarola, con fotografie, documenti, attrezzi, costumi e un plastico dell’Arena Palmiri, che precedette il circo Palmiri-Benneweis. Al Cedac ( www.articircensi.org ) sono in fase avanzata di catalogazione moltissimi materiali storici, documenti, riviste, libri, video, e cd musicali, con le collezioni di Giarola, Palmiri e Massimo Alberini. Sono disponibili una grande sala di consultazione con tavoli illuminati, una videoteca e una sala esposizioni, che stanno richiamando ricercatori e laureandi da tutta Italia. L’Accademia di arti circensi è una Fondazione patrocinata dal Ministero dei Beni e delle attività culturali e gestita dall’Ente nazionale circhi. È nata nel 1988 grazie all’impegno dei direttori dei maggiori circhi italiani e alla volontà di Egidio Palmiri, ex artista, presidente dell’Ente circhi, che aveva visitato strutture simili in Lettonia i primi corsi furono ospitati nel quartiere invernale del Circo Americano di Enis Togni, in via Germania, a Verona. Due anni dopo l’Accademia si trasferì a Cesenatico in una ex colonia. Nel giugno 2002 l’Accademia ha interrotto i suoi corsi e li riprenderà a Verona il prossimo settembre, provvisoriamente in via Francia.
Rispetto alle molte scuole di circo esistenti, l’Accademia italiana è l’unica del mondo occidentale ad avere il convitto, che offre molti vantaggi nella formazione professionale ed umana degli allievi, e permette ai ragazzi di seguire le scuole dell’obbligo con regolarità. L’Accademia offre anche corsi per allievi esterni.
Il corso è di quattro anni. Un biennio di base di quasi tutte le discipline e un successivo biennio specialistico, con formazone di un proprio numero. Al termine l’Accademia rilascia il diploma di “artista del circo”.
Da L’ Arena
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