Una città con due circhi: è bufera
Marigliano, guerra dei permessi e accuse al Comune
ANITA CAPASSO
Marigliano. Due circhi equestri insediatisi nello stesso periodo a Marigliano. È bufera in città dove il circo Rony Roller contesta il Comune per la presenza di un altro circo sul territorio comunale, che ha programmato la rassegna circense in concomitanza con i propri spettacoli. E ieri, giorno del debutto, è scoppiato il putiferio al palazzo di città.
La famiglia Vassallo, proprietaria del Rony Roller, ha protestato al Comune chiedendo spiegazioni e denunciando «la presenza su un suolo a ridosso dei Regi Lagni di proprietà della Regione di un altro circo» arrivato inaspettatamente in città. «Abbiamo dovuto aspettare tre mesi per ottenere l’autorizzazione ad esibirci a Marigliano – protesta Daniela Vassallo -. La famiglia circense Martini, invece, il 22 settembre ha prodotto istanza di autorizzazione al Comune e già sta pubblicizzando i propri spettacoli che coincidono con i nostri. La legge è uguale per tutti o contano altre cose?».
Accuse gravissime che hanno spinto la commissaria prefettizia, Mariolina Goglia, a riunire d’urgenza una commissione di vigilanza composta da vigili urbani, Asl, vigili del fuoco e tecnici comunali per valutare la posizione dei due circhi.
Dai controlli effettuati è risultato che soltanto il Rony Roller era provvisto della regolare autorizzazione comunale per occupare lo spazio dell’ex Ferrovia dello Stato di via De Vita. Uno spazio tra l’altro comunale, asfaltato, dotato di parcheggio e di tutte le altre infrastrutture necessarie per consentire lo svolgimento di manifestazioni all’aperto mentre l’altro circo ha montato il proprio tendone su un terreno che si trova su via Variante 7Bis, all’incrocio di via Isonzo dove ieri un Lama è riuscito a sfuggire al controllo invadendo la carreggiata e creando problemi alla viabilità. «Siamo veramente indignati – protesta Alberto Vassallo – non dovevamo neanche essere sottoposti a questi controlli umilianti. I nostri permessi sono tutti regolari».
Sul piede di guerra anche il presidente dell’Ascom di Marigliano, Franco Vivolo: «È spiacevole quello che sta succedendo, così si calpesta la legge e la legalità. Tutta colpa del regolamento comunale che non disciplina questa materia».
da Il Mattino on Line
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