Il fascino discreto del Circo di Praga

Uno spettacolo tradizionale e ricco di garbo quello proposto dalla famiglia Cristiani e dai suoi artisti. Per il 31 è prevista una serata speciale

Il fascino discreto del Circo di Praga

Lo show è un intreccio continuo tra commedia dell’arte, danza e acrobazie

Chi abita a Verona sa dove trovare il circo, nello spazio di San Michele Extra. Le fabbriche del divertimento sbarcano sempre lì, montano il tendone e piazzano la carovana dove dovrebbe battere sempre il sole dell’adolescenza. Adesso è la volta del Circo di Praga che, fino al 10 gennaio, proporrà due spettacoli al giorno: uno alle 16.30 e l’altro alle 21.15. Per il 31 dicembre, poi, è prevista una serata speciale che comincerà attorno alle 22 e rappresenterà un’occasione diversa dal solito e certamente piacevole per accogliere il nuovo anno. Il mondo racchiuso in questo grande circo include oltre ottanta persone e altrettanti animali di varie specie. Lo spettacolo proposto dal circo dell’Est, gestito dalla famiglia Cristiani, è classico, onesto e per certi aspetti oltre le aspettative. Si entra sotto il tendone rosso, al centro c’è la tradizionale pista circolare ricoperta di sabbia e l’odore di zucchero filato.
L’apertura è affidata ai cavalli di Lady Anna a seguire ecco due giocolieri e il clown con il compito di riempire le pause tra un numero e l’altro. Lungo la pista si tende una corda d’acciaio, è lo strumento di lavoro della graziosa Tara. A interrompere l’estasi e la tensione ritorna il colorato e divertente clown che irrompe fra il pubblico cercando di coinvolgerlo nello spettacolo, scherza con la platea chiamando al centro della pista uno spettatore che, con simpatia, si presta al gioco.
Primeggiano il duo francese Adrien con un numero di magia e illusionismo. Il numero è classico e già visto ma è nuovo il simpatico modo di proporlo e la scelta delle musiche. Spade tenute in equilibrio da Miss Ilenia, che sale e scende una lunga scala, sono il preambolo al numero del tappeto elastico. Due simpaticissime foche offrono il meglio della prima parte. Negli sguardi dei bambini lo stupore dell’innocenza l’incanto per loro è la norma e si riprende con una grande gabbia pronta ad ospitare sei bellissime tigri del Bengala addestrate da Redi Cristiani, originario proprio di San Michele Extra. Il sogno incontra la poesia e la forza fisica con una creatura multicolore che volteggia su un trapezio, creando disegni armoniosi con forza e velocità giocolieri che a ritmo ipnotico danzano con palline rimbalzanti, pappagalli multicolori ammaestrati che vanno in bicicletta o guidano l’automobile, alimentano la magia, e l’esotico si trasferisce in pista: cammelli, struzzi africani e lama. Pony e cagnolini strappano risate e applausi. Un ruolo fondamentale nella riuscita dello spettacolo assume la musica, in un alternarsi di brani ritmati che sottolineano i momenti culminanti dell’azione e stralci di musiche classiche rielaborate.
È proprio la commistione tra musica, danza e numeri di circo, l’affiancare domatori e atleti ad animali, che arriva a coinvolgere e ad emozionare gli spettatori. Il circo è un intreccio continuo tra commedia dell’arte, acrobazie, danza e sfide alla potenza e all’imprevedibilità animale. Stupire è la regola e questo talvolta va a braccetto con una forma di sottile malinconia per quel mondo di libertà negata agli animali, ma il Circo di Praga ci tiene a sottolineare che «non vengono assolutamente maltrattati e che tutti sono sottoposti a controlli medico-veterinari e ognuno di loro possiede un libretto sanitario».
Ma, in fondo, il circo è uno spettacolo dedicato soprattutto a chi ancora vive nell’età dell’innocenza.
Silvia Bernardi

Da L’Arena, del 27-12-04

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