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NAPOLI – Inizia la guerra dei circhi

La sera della Vigilia di Natale un circense si è appollaiato sulla corona-insegna del circo “Royal Martini” ed ha minacciato di gettarsi nel vuoto se qualcuno non avesse risolto quella paradossale situazione. Si riferiva al blocco degli spettacoli decretato dal Tar che aveva accolto il ricorso avanzato dalla società che gestisce l’Ippodromo in merito all’espletamento della gara per l’assegnazione del suolo per i circhi. Altri due lavoratori si sono arrampicati sul tetto della sede della Circoscrizione di Soccavo per richiamare l’attenzione della cittadinanza, in realtà molto scarsa a quell’ora della Vigilia. Nel frattempo i vigili urbani e i vigili del fuoco hanno presidiato l’area per far sì che venisse rispettata l’ordinanza di sospensione di ogni tipo di spettacolo. Non avendo ricevuto risposta, il giorno di Natale, una delegazione di circensi ha effettuato un blocco stradale al viale Adriano, dove sono stati rovesciati alcuni cassonetti. «Per i 100 dipendenti del circo – ha spiegato il direttore amministrativo Franco Ferrari – è stato un Natale tristissimo. Lo spettacolo speciale preparato per Napoli non andrà in scena. Eppure siamo venuti in questa città con grande entusiasmo, abbiamo espletato tutte le procedure così come detta il regolamento. Adesso ci troviamo coinvolti in un pasticcio che è paradossale. Avremmo potuto benissimo scegliere un’altra città per i nostri spettacoli». Il 7 dicembre il Comune di Napoli, invocando l’autotutela, ha revocato al Circo il permesso di occupazione di un’area di proprietà dell’Iacp al Rione Traiano, per la quale il “Royal Martini” era stato sorteggiato e dove il Circo ha montato le proprie strutture. Alla serata di gala giovedì scorso si sono presentati i vigili urbani che hanno diffidato i titolari del circo dal mettere in scena “qualunque tipo di spettacolo” e poi hanno allontanato tra proteste e momenti di tensione dipendenti del circo e invitati. Secondo alcune indiscrezioni il Comune, visti i precedenti, avrebbe immediatamente chiesto la sospensione della licenza dopo il ricorso al Tar da parte della società esclusa dall’assegnazione dell’area. Il Tar della Campania ha fissato per il 13 gennaio l’udienza nella quale dovrà decidere sulla controversia. «Troppo tardi – affermano i proprietari del circo – perché si possa svolgere la normale programmazione di Natale, che prevede una presenza di due mesi sulle grandi piazze». La perdita economica non sarebbe, secondo quanto detto, più ammortizzabile. Solidarietà al circo è stata espressa dal presidente della Circoscrizione Soccavo Espedito Lanzara, della Margherita, e dal consigliere dei Ds Mario Gelormini. «Può anche darsi che il Circo abbia torto – afferma Gelormini – ma è grave che né il sindaco Iervolino, né il City Manager Luigi Massa abbiano ricevuto i lavoratori nonostante tutti i loro tentativi e le manifestazioni davanti a Palazzo San Giacomo». Il direttore amministrativo del circo, Ferrari contesta il fatto che un altro circo presente negli stessi giorni a Napoli abbia ottenuto due concessioni, una delle quali dinanzi all’Ippodromo di Agnano.
ANFO
(Dal giornale di Napoli 27/12/04)

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