BENITO LARIBLE NON SI E’ PRESENTATO QUESTA MATTINA ALL’UDIENZA PRESSO IL TRIBUNALE DI ROMA. IL GIUDICE HA CONFERMATO IL PROVVEDIMENTO DI INIBIZIONE.
LETTERA APERTA AL PROF. FRANCESCO TISEO SINDACO DI PIGNATARO INTERMNA.
Abbiamo letto le dichiarazioni del Sindaco di Pignataro Interamna, il quale dice di non aver ricevuto i documenti necessari alla revoca parziale della Licenza al Sig. Benito Larible, assicuriamo che i documenti sono stati mandati via fax al Sindaco e per conoscenza al Comando di Polizia municipale e tramite raccomandata e che saranno notificati nei prossimi giorni dall’Ufficiale Giudiziario del tribunale di Frosinone. Il Sig. Benito Larible non è titolare di alcun marchio ORFEI, da anni la gloriosa famiglia Orfei di cui il Sig. Benito Larible non ha alcun rapporto di parentela, ha speculato su di una non chiara partecipazione del 3% del Sig. Paride Orfei in una fantomatica società denominata Paride Orfei srl, di cui ad oggi non vi sono tracce di ulteriori partecipazioni da prime verifiche camerali, che non può vantare alcun diritto e non ha alcuna titolarità all’uso del marchio Paride Orfei ed è stata più volte diffidata e denunciata da tutti i componenti della famiglia Orfei tra cui lo stesso Paride Orfei, che come ha dichiarato recentemente è stato più volte truffato dal Sig. Benito Larible. Non si tratta come dichiarato di un contenzioso tra le famiglie Orfei, ed in ogni caso il titolare del marchio forte “ORFEI” è Walter Nones, sia in Italia che nella Comunità europea e in 25 Paesi nel mondo. Moira Orfei e Walter Nones dichiarano: abbiamo ottenuto un provvedimento cautelare del Giudice Costa del Tribunale di Roma e desideriamo che venga immediatamente eseguito, il Sig. Benito Larible non può usare il marchio Orfei, e non può atteggiarsi a componente della celebre famiglia Orfei. Ci appelliamo al buon senso del Sindaco affinché emetta immediatamente un provvedimento cautelativo a seguito della inibizione del Tribunale di Roma che di fatto non permetta più il Sig.Benito Larible di usare il marchio Orfei, profanare ed usurpare il marchio Orfei attraverso una pubblicità ingannevole e una concorrenza sleale nei confronti del vero Orfei e dei suoi licenziatari.. Anche Paride Orfei socio di minoranza della società Paride Orfei srl ha provveduto a presentare in Veneto dove si trova in questo momento una denuncia penale per accertamenti fiscali e quant’altro, e un’altra nota di disappunto è arrivata dalla famiglia di Nando Orfei il cui figlio Paride Orfei (fidanzato in passato di Rosita Celentano) e protagonista di fotoromanzi e attualmente protagonista dello show Re Squalo e la sua corte, ha annunciato una querela contro Benito Larible per sfruttamento della suo nome e violazione della legge sui marchi nazionali di cui la famiglia gode ogni protezione dal 1961 attraverso il preuso e dal 1981 data della prima registrazione del marchio stesso. Moira Orfei e Walter Nones festeggiano quest’ anno a Roma il loro 50° anno di attività, Moira Orfei ha fondato il Circo Orfei nel 1961, ereditando il Circo Nazionale Orfei, oggi unico circo, oltre i licenziatari che sono Amedeo Orfei a Latina, Nando Orfei con i figli a Milano presenta Re squalo e la sua corte, e Liana Orfei che presenta a Roma il Golden Circus. Sono stati inibitati nel corso dell’anno la famiglia Martini (Circo Rinaldo Orfei), la famiglia Martini (Circo Paolo Orfei) a Palermo, David Orfei srl a Brescia, Luana Orfei a Vicenza, Romina Orfei a Venezia, Armando Orfei a Domodossola, tutti i falsi e senza alcun requisito di qualità e garanzie per lo spettatore. Una battaglia che cautela la famiglia Orfei ma soprattutto lo spettatore, più volte le Associazioni dei consumatori si sono espressi con gratitudine nei confronti di Moira Orfei per la grande onesta dimostrata offrendo sempre uno spettacolo di qualità e garanzia. Tra i vari interventi si è espresso ieri anche l’Avv. Luca Di Montezemolo che si è recato al Circo Orfei a Roma, e a rinnovato tutta la sua solidarietà alla Moira nazionale. Larible è rimasto l’ultimo circo falso Orfei in circolazione ed ora che è stato inibito desideriamo cautelare il nostro pubblico fino in fondo. Sandro Ravagnani Procuratore della Famiglia Orfei Milano, 5 gennaio 2005
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