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La Lav contro il nuovo Zoo dei De Rocchi a Ravenna

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I LAVORI PROSEGUONO E CONTINUA LA POLEMICA TRA LAV E CELLI

(Sesto Potere) – Ravenna – 24 aprile 2005 – Pubblicato sul sito internet della LAV l’aggiornamento al Dossier sullo Zoo di Ravenna, in costruzione nella zona della Standiana.
Secondo gli animalisti sarebbero smentite le rassicuranti dichiarazioni dell’assessore all’Urbanistica Fabio Poggioli, che, criticando il “cambiamento di rotta” del prof. Giorgio Celli, ora favorevole al progetto, aveva dichiarato che il Comune non l’avrebbe comunque consentito, “nonostante una delibera di Giunta dell’agosto 2004 testimoni il contrario”.

La rivisitazione progettuale, presentata nel gennaio 2005 dalla società Alfa 3000 srl insieme alla società che gestisce Mirabilandia, infatti, nulla modifica rispetto ai precedenti propositi progettuali, compresi quelli relativi al tipo di animali (tigri, leoni, ippopotami) da portare alla Standiana, richiamando a sostegno proprio la delibera del 2004.

Nel nuovo Dossier, inoltre, la LAV svela chi realmente c’è dietro la Alfa 3000 srl: il sig. Daris De Rocchi che ha detenuto e deterrebbe analoghe cariche sociali nelle società che gestiscono il Circo Medrano e un’altra impresa circense. Imprese che hanno sede legale tutte presso lo stesso indirizzo di Roma, dove risultano inoltre le sedi degli zoo di Fiabilandia e di Fasano.

Pubblicato anche l’oggetto sociale della Alfa 3000 srl (costituita a Roma nel 2002 ma con imprese di provenienza dal registro delle imprese di Ravenna, n.d.r.), che prevede la vendita all’ingrosso di animali vivi, la gestione di varie attività relative a zoo, zoosafari e circhi equestri, oltre che di parchi acquatici, ristoranti, somministrazioni di alcolici e superalcolici: un oggetto sociale che sembra contraddire quanto dichiarato dal prof. Giorgio Celli nella relazione da lui redatta a sostegno di quello che definisce “un progetto secondo natura”, che si propone di portare tra recinti e gabbie fiori colorati ed api bottinatrici!

“Avremmo preferito – ha commentato Giovanni Guadagna, responsabile LAV settore Zoo e Circhi- continuare a vedere il prof. Celli condurre documentari naturalistici in televisione piuttosto che accorgerci, solo ora, che avevamo male interpretato il suo messaggio, dal momento in cui li relega al semplice ruolo di sussidiari, insufficienti a creare l’empatia dell’uomo verso l’animale. Vuol dire che se prima per capire come lavorava un’ape produttrice di miele, bastava vedere un documentario di Celli, oggi si dovrà pagare il biglietto della Alfa 3000”.

“Invitiamo ancora una volta il Comune di Ravenna – prosegue Guadagna – a spiegare chiaramente se vuol farsi portavoce di un messaggio di libertà e critica degli animali in prigione oppure avallarne la reclusione: il Comune è direttamente coinvolto e deve smettere di trincerarsi dietro dichiarazioni contraddittorie per poi giustificarsi affermando di aver fatto quanto possibile per bloccare lo Zoo, quando lo stesso Comune non ha imposto nessun reale divieto al progetto”.

www.safariravenna.it

Da Sesto Potere

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