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Stampa: Insegnante animalista denuncia il Circo di Vienna

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Dopo il referto ospedaliero ha sporto denuncia ed è ritornata sul posto con cartelli «animalisti»
Contro gli animali al circo, aggredita
L´insegnante invitava le famiglie a non comperare il biglietto Lei si è messa a cercare di dissuadere la gente che stava entrando al Circo di Vienna

 

Lei si è messa a cercare di dissuadere la gente che stava entrando al circo, ricordando come gli animali non debbano essere maltrattati. Il domatore allora, a suo dire, è uscito e l´ha afferrata bruscamente, lasciandole dei lividi sulle braccia. La signora ieri ha denunciato l´uomo e, con un collega insegnante, si è rimessa davanti alla biglietteria per dissuadere la gente ad entrare sotto il tendone.
Cristina Crescenzo ha 40 anni e fa l´insegnante elementare a Besenello. «Io sono soprattutto a favore della vita in tutte le sue manifestazioni» dice di sé. «Animali maltrattati nei circhi, usati come cavie in medicina e altro, cacciati. Ma anche pedofilia, bambini schiavizzati per il lavoro. Bisogna insegnare a ricordare, ognuno deve prendersi le proprie responsabilità per quanto succede nel mondo». Giovedì che è successo signora? «Scendevo da S. Martino di Castrozza verso la valle di Fiemme e mi sono imbattuta in vari cartelloni che pubblicizzavano la presenza dell´orso bianco al Circo di Vienna che stava a Predazzo». La donna si è allora diretta lì. «Pensavo a come deve sentirsi l´orso polare. Davanti alla biglietteria, erano le 20.30 e lo spettacolo era previsto alle 21. Imploravo, quasi in lacrime, i genitori di non fare entrare i bambini, e con me c´era un´amico insegnante. Poi sono entrata nel cancello aperto ed ho chiesto al domatore se avesse mai provato ad entrare nella gabbia della tigre senza la frusta». Qualcuno ha provveduto a buttare fuori la signora. «Una donna del circo mi gridava che ero una ubriacona e una drogata e l´addestratore di tigri mi ha afferrata per le braccia, lasciandomi lividi evidenti, tirandomi pure i capelli». Cristina Crescenzo gli ha rotto, «per difendermi», la montatura degli occhiali.
Alla fine qualcuno ha chiamato i carabinieri. La signora si è fatta visitare all´ospedale di Cavalese, poi anche a quello di Rovereto. «Ed ho i referti con i quali ho fatto denuncia. Ma non desisto, comunque». E ieri sera Cristina Crescenzo, con l´aiuto di una collega, mostrava davanti alla biglietteria del Circo di Vienna, a Predazzo, prima dello spettacolo delle 21, due cartelloni che parlavano di animali e libertà, incitando la gente a non pagare il biglietto.

Da L’ Adige del 06-08-05

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