Stampa: Dopo dieci anni a Como torna la Regina del Circo

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Moira Orfei ci sarà ma non potrà esibirsi perché sofferente a un ginocchio

Era il 1995 quando l’imponente tendone del circo di Moira Orfei veniva montato per l’ultima volta in Piazza d’Armi a Como. A distanza di dieci anni l’icona del circo nazionale e internazionale, che proprio nel compiuto cinquant’anni, torna nel capoluogo lariano. L’appuntamento è a partire da domani, fino a domenica prossima, a Muggiò, dove andrà in scena il nuovo musical circense ‘Brivido, animali, sensazioni e le fantastiche fontane danzanti’ prodotto da Walter Nones. Un grande evento, uno show in cui la tradizione del circo si fonde appunto con il musical.
La struttura del programma è in effetti quella classica, arricchita peraltro da balletti, luci speciali, effetti scenici particolari, da un’orchestra dal vivo e dal cantante Giorgio Vidali, che accompagna l’intero spettacolo con vecchie e nuove melodie.
Moira Orfei, regina incontrastata del mondo circense, non potrà invece esibirsi per le conseguenze di un incidente a un ginocchio di cui è rimasta vittima mentre addestrava i ‘suoi’ elefanti. Ancora convalescente, farà il suo ingresso soltanto a conclusione dei singoli spettacoli, trasportata su una carrozza illuminata e trainata da cavalli.
Lo show sarà aperto dal Trio Wulber, spericolati acrobati al tappeto elastico, cui seguirà il giovane addestratore italiano Freddy Perris, che porterà in pista cammelli, lama, antilopi e zebre.
Piatto forte del programma sarà il ‘quadro spagnolo’, che avrà per protagonisti Stefano e Lara Orfei Nones (figli di Walter e Moira) con l’alta scuola di equitazione, l’addestratore Gerd Koch con la cavalleria e i funamboli Aura e Werner Guerrero. A far ridere grandi e piccoli penseranno – con gag che si annunciano esilaranti – i Saly, clown italiani che suoneranno i più disparati strumenti musicali. Ancora brividi ed emozioni con i formidabili Wulber, trapezisti volanti che eseguiranno – con Mitch – il triplo salto mortale.
Anche la tradizione, in ogni caso, avrà come detto la sua parte. «Il circo deve sempre mantenere integra la tradizione – dice Moira Orfei – Non è un vero circo se non vi sono animali. Noi ne abbiamo un centinaio, compresi gli esotici, che trattiamo sempre con grande rispetto, anche se ovviamente non tutti lavorano. Siamo una piccola folla di 180 persone, tra artisti e addetti ai lavori e il nostro unico obiettivo è divertire il pubblico».
«Tra i numeri più interessanti del nostro spettacolo vi sono le acrobazie degli uomini volanti – specifica sempre – e quelle della funambola canterina. Mio figlio Stefano sarà domatore di tigri, seguendo la scia di suo padre. Domerà anche gli elefanti e si esibirà in un numero di alta scuola di equitazione». Da domani, dunque, tutti al circo. Per entusiasmarsi e sorridere.

Federica Rossi

Da Il Corriere di Como del 29-11-05

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