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MODELLINI A MONTECARLO

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MODELLINI A MONTECARLO

 

Tra le tante manifestazioni collaterali al Festival del Circo , quest’anno era presente anche una mostra di modelli il cui tema era il Circo .

L’esposizione è stata ospitata nelle sale del teatro dedicato alla Principessa Grace , una pregiata struttura formata da più sale di cui tre occupate interamente dai modelli .

La mostra è stata spettacolare , la pubblicità annunciava più di 50 metri di ‘maquettes’ , 50 metri che hanno premiato le persone che l’anno visitata .

 

I plastici esposti hanno abbracciato tutti i generi possibili, dal più semplice al più complesso ciascuno aveva un suo motivo ed una sua ubicazione .

Gli organizzatori hanno avuto il buon gusto di inserire le realizzazioni meno complesse nella prima sala , per poi inserire le più ricercate ed ingombranti nella sala al piano inferiore .

Intelligente anche l’idea di sistemare sul palco di uno dei teatri (sono presenti più sale teatrali nell’edificio dedicato alla Principessa Grace ) un plastico realizzato interamente con luci e meccanismi funzionanti , infatti lasciando buio il teatro l’effetto visivo è stato di grosso impatto.

 

 

Erano presenti pezzi delle ditte più svariate (Corgi , Britains, Sai, Preiser ecc.) , alcuni lasciati nella versione di origine , altri riverniciati (vedendo alcuni pezzi d’epoca della ditta Corgi riverniciati e modificati c’era da piangere sapendo le quotazioni che hanno oggi gli originali ) .  Tantissimo spazio dedicato all’autocostruzione , e soprattutto la conoscenza del ‘circo’ .

 

In una teca era ospitato il convoglio ferroviario del Circo Knie , molti articoli esposti erano di produzione , ma altrettanti modificati o autocostruiti al fine di mostrare l’esatta composizione del treno .

 

Un modellista ‘coraggioso’ ha realizzato lo spazio di Fontvieille che ospita il Festival del Circo, dallo chapiteau (quasi perfetto se non fosse per il colore bianco) alla giostrina ,ai camerini esterni degli artisti (leggermente fuori scala).

 

Il più semplice ed il più complesso dei plastici avevano in comune la pulizia , e la perfezione del colore (senza sbavature o colpi pesanti di pennello) In un piccolo plastico (ancora da completare) in scala 1.87 , la attenzione è caduta su un bilico adibito in abitazione , con tutti i riporti e le aperture che questo comporta , una realizzazione difficile se si pensa alle dimensioni (circa 8 cm) ma perfetta , senza fessure o stuccature .

 

Le cose più spettacolari comunque erano nella seconda sala , ad eccezione di un enorme plastico in scala 1.24  ‘un pochino giocattoloso’ , erano esposte vere e proprie opere d’arte artigianale (artigiani bravi con un portafoglio capiente…).

 

Escluso un plastico del Circo Pinder ed uno in cui è rappresentato il montaggio del Circo Krone (scala 1.87) ,gli altri esposti spaziavano dalla scala 1.50 alla 1,32 (il plastico più ingombrante dedicato al Circo Gleich).

Personalmente son rimasto colpito dal platico del Circo Zingari , realizzato con mezzi in scala 1.43 – 1.50 (vedi Corgi modificati) ,  in questo plastico l’attenzione (ed il portafoglio…) dell’autore ha raggiunto livelli molto alti La cura del dettaglio , la disposizione dei personaggi che animano il circo , la scelta di mezzi in scala 1.43  che non stonassero affiancati a quelli in 1.50 , infine provate ad immaginare uno chapiteau in scala 1.50 pieno di spettatori …

 

 

Del Circo Gleich (sopra al plastico era esposto un manifesto originale d’epoca) c’è da dire che anche in questo caso la cura ed il lavoro sono apparsi notevoli , alcune carovane erano aperte per mostrare gli interni, dalla carovana dormitorio, a quella della scuola (con tanto di maestra , alunni e lavagna ) , alle cucine , uffici ecc. ecc.  La scala 1.32 forse permette di reperire in commercio più articoli quindi la realizzazione di tanti particolari è stata facilitata , resta comunque notevole la mole di lavoro svolta dall’autore del plastico .

 

Chiudo questa rassegna con il plastico ubicato sul palco del teatro, interamente illuminato dai fari del modello , orchestra realizzata nei minimi particolari , artista che volteggia nell’alto dello chapiteau ed elefanti che (presumo) con lo stesso meccanismo girano in pista . Le varie caratteristiche di questo plastico erano messe in risalto proprio dalla penombra della sala che lo ospitava.

 

 

Purtroppo l’unico momento possibile per la mia visita coincideva anche con quella di SAS il Principe Sovrano Alberto II di Monaco e SAS la Principessa  Stéphanie , questa circostanza più alcune transenne ed i vetri che proteggevano i plastici , han reso difficoltoso il mio tour fotografico .

 

Trattandosi di una mostra forse irripetibile , se qualcuno avesse fotografie migliori e più dettagliate potrà contattarmi il prossimo mese quando sarà  disponibile la nuova galleria fotografica del Circus Fans

 

 

tramonti maurizio

 

 

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