Cecina (LI)
Scoppia la guerra sui circhi. Ambientalisti e veterinari attaccano il Comune
Tempi grami per gli amici a quattro zampe per quella che, fino a pochi giorni fa, doveva essere “la città degli animali”. Dopo i cani, che nonostante una legge regionale non hanno accesso alle spiagge pubbliche, a infiammare l’estate 2010 è sorto anche il caso degli animali esotici tenuti all’interno dei circhi.
Il giorno dopo la decisione del consiglio comunale di togliere dal regolamento di tutela degli animali il divieto di qualsiasi forma di circo o di spettacolo ambulante che contempli l’utilizzo di animali esotici, insorgono associazioni ambientaliste e veterinari. E c’è chi chiede al sindaco verifiche per capire se gli animali del circo Errani e di quelli che verranno seguano tutto il regolamento previsto dal Cites, la convenzione di Washington sulle specie in via d’estinzione.
«Un colpo di mano – dice Marcello Demi responsabile del Wwf regionale – Perché togliere dal regolamento questo articolo senza discuterne prima con le associazioni ambientaliste che proprio su quel testo hanno lavorato a lungo?». Un regolamento fortemente voluto dalla passata amministrazione «e steso – ricorda il veterinario Marco Melosi – assieme a Wwf, Lipu, Lav ma anche ai cacciatori».
Spiega Silvia Macelloni, medico veterinario comportamentale che ha contribuito alla stesura del regolamento: «Nessuno è contrario alle attività circensi, il problema è di tipo etico: leoni, elefanti, giraffe e così via vengono utilizzati come strumento di divertimento e per scopo di lucro. Sono costretti a fare cose che non farebbero in natura. Come si può pensare che possa star bene un leone, un elefante tenuto in piccole gabbie e utilizzato in spettacoli per far ridere il pubblico e far guadagnare chi li organizza? Oltretutto lo spettacolo con gli animali è diseducativo per i bambini e non viene data l’immagine vera degli animali.
Questi principi, racchiusi nel regolamento, debbono andare oltre agli interessi economici di circhi o altri soggetti altrimenti non siamo persone ma neanche animali, che principi ne hanno». Macelloni non entra nel merito della decisione del consiglio: «Dico solo che sto vivendo una profonda delusione». Una delusione che secondo Melosi non può prescindere da scelte politiche: «Durante la stesura del regolamento sapevamo che molti articoli potevano essere oggetto di ricorsi ma lo spirito col quale è stato steso era quello di proporre un maggiore rispetto e tutela per gli animali sul territorio.
È sbagliato affrontare il problema solo dal punto di vista legale. Per questo l’amministrazione doveva combattere e mantenere la posizione ma non solo, doveva condividere il problema con tutte le associazioni che avevano steso il regolamento. Cecina aveva il progetto di diventare il comune amico degli animali. A questo punto chiediamo al sindaco: siamo sicuri che gli animali del circo Errani e di quelli che verranno sul territorio siano tenuti secondo tutte le regole dettate dal Cites?».
Il sindaco Stefano Benedetti promette verifiche: «È una battaglia politica che sono disposto a fare assieme alle associazioni ma in questo caso, viste le sentenze del Tar toscano, la ricerca legale effettuata, le norme europee e nazionali, non potevamo fare diversamente. Saremmo stati chiamati a pagare i danni perché le norme e le precedenti sentenze sono chiare, la giurisprudenza univoca. Non potevamo fare diversamente. Il regolamento rimane intatto, abbiamo solo tolto il provvedimento relativo ai circhi. Ma chiederemo verifiche da parte dell’Asl circa le regole del Cites».
Da “Il Tirreno” – 19/08/2010
20/08/2010 15.22.41
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