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Pozzuoli,animalisti fuori al Circo: no ai maltrattamenti

Napoli Today

Una curiosità in questo articolo. Presidio animalista davanti al circo, distribuiscono il volantino con i “copia incolla” del vecchio libro di Liana Orfei. E’ il loro lavoro e non c’è nulla di strano. Un’altra associazione, più famosa, dice la sua.  Va bene tutto, ma forse chi si occupa di ambiente, in questo momento potrebbe avere altre priorità.
(mt)

Pozzuoli,animalisti fuori al Circo: no ai maltrattamenti 

La distribuzione di volantini da parte dei militanti. “Gli animali selvatici sono fatti per essere liberi, hanno tutto il diritto di vivere la vita in libertà nella loro terra d’origine”

Anche a Natale gli animalisti non si riposano. Un sit in all’ingresso del circo nel complesso del Magic World. Proprio per il 25 dicembre, infatti, il circo Medrano ha accolto i primi spettatori. Ad aspettarli, però, all’entrata del circo, una ventina di militanti, attivisti animalisti che distribuivano volantini riguardanti la condizione ed il trattamento degli animali da circo. «Gli animali selvatici – dicono gli organizzatori – sono fatti per vivere liberi, hanno tutto il diritto di vivere la loro vita in libertà nella loro terra d’origine, non hanno commesso alcun crimine che giustifichi la loro prigionia a vita, il loro maltrattamento, e la loro umiliazione durante gli spettacoli».    L’accusa che muovono i manifestanti è proprio quella del maltrattamento. Sul loro volantino, infatti, ci sono delle dichiarazioni di Orfei: “La stessa circense – si legge dal volantino – Liana Orfei sostiene che “la tigre è pericolosa perché, oltre a essere astuta, è vigliacca. La tigre ti attacca a tradimento. Mentre il leone in genere è leale (…). La iena non la domi mai perché non capisce. Puoi punirla cento volte e lei cento volte ti assale e continua ad assalirti perché non realizza che così facendo prende botte mentre, se sta buona, nessuno le fa niente.”   E ancora, la signora Orfei afferma che le foche “possono essere ammaestrate solo per fame e non si possono picchiare perché lo loro pelle, essendo bagnata, è delicatissima. Ma con un po’ di pesce ottieni quello che vuoi”. Anche per insegnare alle tigri a salire sugli sgabelli, si usano la fame e le botte, continua la signora Orfei: “… poi ricomincia la storia con la carne finché la belva si rende conto che se va su riceve dieci-dodici pezzettini di carne, sa va giù la picchiano, e allora va su”.

Vicini a questa causa anche il circolo di Legambiente Pozzuoli che ha subito diramato una nota stampa ed ha portato solidarietà ai manifestanti. «Il circolo Legambiente Pozzuoli – afferma il vicepresidente, Guglielmo Fragale – ha nelle proprie priorità la difesa dell’ambiente, non solo fine a se stesso, ma come “casa” di tutti gli esseri viventi, la cui integrità è garanzia delle biodiversità. tutte le azioni atte alla clausura coatta o coercizione a fin di lucro degli animali, sia domestici che selvatici, sono da ritenere una violenza su tale equilibrio. La dignità di ciascun essere vivente – continua Fragale – deve essere garantita proprio dalla specie che, in effetti, “domina” il regno animale. La nostra diventa una responsabilità diretta ed indiretta su tali equilibri, a seconda di quanto incide il nostro impatto su tale equilibrio. I volontari del circolo – conclude il vicepresidente – si rendono disponibili a qualsiasi azione dimostrativa e di impatto sociale atta alla difesa dei diritti degli animali».

Fonte: napolitoday.it del 28/12/2010 21.31.05

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