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Stampa: La coscienza degli animali

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20/07/2011 7.35.23

Da www.gazzettadiparma.it del 19/07/11

La coscienza degli animali

Rose Ricaldi

Si è svolta  a Milano la terza giornata di approfondimento de «La coscienza degli animali», il movimento nato dalla volontà del ministro al Turismo Maria Vittoria Brambilla e dell’oncologo professor Umberto Veronesi di creare in Italia «una nuova cultura di amore e tutela degli animali e di rispetto dei loro diritti».

Sono oltre 125.000 coloro che, attraverso il sito www.lacoscienzadeglianimali.it, si sono iscritti al movimento, e tante le personalità del mondo della cultura nazionale che si sono fatte garanti del messaggio promosso dal manifesto, molte delle quali erano presenti, dal vivo e in video, al terzo incontro: l’astrofisica Margherita Hack, il regista Franco Zeffirelli, i giornalisti Vittorio Feltri e Maurizio Costanzo, le scrittrici Dacia Maraini e Susanna Tamaro, il teologo Luigi Lorenzetti, l’avvocato Antoine Goetschel e l’imprenditore Franco Bergamaschi.

Circhi, allevamenti intensivi, macelli e scelta di un’alimentazione vegetariana gli argomenti dibattuti: «Noi vogliamo che da questa terza giornata esca un messaggio importante – ha spiegato il ministro Brambilla: – il fatto che una mucca, un maiale, una gallina o una tigre e un elefante devono essere tutelati e rispettati proprio come il cane e il gatto di casa, perché gli animali nascono uguali davanti alla vita ed è la vita il loro primo diritto. Per questa ragione essi non devono essere uccisi per finire sulla nostra tavola o per vestirci di macabre pellicce, e non devono essere sfruttati o maltrattati per divertire il pubblico nei circhi o nelle tante feste popolari che ancora non hanno adeguato le proprie tradizioni ad un mutato sentimento di amore e rispetto per gli animali e per i loro diritti che si é affermato nel nostro Paese».

Sul tema dell’alimentazione vegetariana, particolarmente approfondito l’intervento del professor Veronesi: «Io sono vegetariano praticamente da sempre, per tre ragioni – ha raccontato l’oncologo. – La prima è di carattere etico, la più importante, naturalmente secondo, però importante, è per il suo aspetto, questo “vegetarianesimo”, favorevole nel mondo dell’ambiente e della società. E il terzo, per ragioni salutistiche. Ecco, comincerei da quest’ultimo punto per sfatare qualche cattiva concezione, perché la carne non fa bene alla nostra salute, questo è dimostrato – ha specificato il professore. – Dove non si consuma carne, non c’è cancro dell’intestino».

Durante l’incontro è stato quindi mostrato un video-documentario, girato all’interno di allevamenti intensivi e macelli, che ha scosso non poco i presenti: «Immagini come queste ci dimostrano come, troppe volte, l’uomo sia veramente l’animale più crudele» ha commentato la Brambilla.

Alle parole del ministro ha fatto eco l’invito dell’astrofisica Margherita Hack: «La scuola porti i bambini a vedere, a sentire le urla strazianti dei vitellini o dei maialini, a verificare come un pollo cresce in gabbie in cui lo spazio in cui muoversi è pari a due terzi di un foglio A4, a capire da dove arrivano quelle fettine o quegli hamburger che poi si comprano al supermercato».

 

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