01/09/2011 6.08.15
Da corrieredelmezzogiorno.corriere.it del 31-08-11
IL CASO
La nave-circo ostaggio della burocrazia
Ferma da una settimana, show cancellati
La ‘Amarazee’ ospita 20 artisti e membri dell’equipaggio
Gli spettacoli sono gratuiti, ma mancano i nullaosta
CATANIA – Da una settimana è bloccata al porto di Catania: è un’odissea quella della nave-circo «Amarazee», ormeggiata nella banchina 19 e ostaggio della burocrazia catanese, nelle maglie di autorizzazioni e nullaosta. È saltato lo spettacolo «Command Performance» che doveva andare in scena venerdi scorso, è stato annullato quello previsto per questo sabato, e rischia di non debuttare nemmeno quello in programma giovedì sera.
Il motivo? Le carte bollate necessarie per realizzare lo show in piena legalità e sicurezza: un musical ballato e cantato dal vivo, animato da acrobati internazionali, che si tiene a bordo della nave, un bi-albero a vela lungo 27 metri dove vivono insieme i 20 artisti e i membri dell’equipaggio. La barca, insomma, si trasforma in palcoscenico galleggiante mentre 200 spettatori assistono allo spettacolo seduti in banchina. La performance è gratuita, visto che la compagnia «Caravan Company» si sostiene attraverso sponsor privati e donazioni: gira il mondo, e nel tour italiano ha fatto tappa a Catania. «Ho scelto la città etnea – spiega il comandante della “Amarazee” Paul Kirby, produttore dello show – perchè è la città di Vincenzo Bellini, con una lunga tradizione artistica: l’ideale per il nostro teatro sperimentale. Eppure, non pensavano di incontrare tutte queste difficoltà: abbiamo avuto questi problemi soltanto a Catania».
E pensare che dal 18 agosto hanno inviato richieste di permesso a tutti gli enti coinvolti: dall’autorità portuale alla capitaneria, dalla polizia all’agenzia delle dogane, alla guardia di finanza. «Ci sono venuti incontro – spiega il loro amico catanese Gianfranco Santagati – eppure lo spettacolo di giovedì non è ancora certo: per consentire lo show, si sono dovute spostare le navi della banchina 24, e modificare il tragitto dei tir. Sabato sarebbe ancora piu complicato». Nonostante tutto, i 20 acrobati, cantanti e performers provano i loro numeri da circo, sul trapezio, sulla corda molle, sui tessuti aerei: «L’anno scorso in Croazia e Montenegro abbiamo fatto 50 repliche – ricorda il comandante – l’anno prima siamo stati in Grecia. Quest’anno vogliamo terminare il tour in Sicilia, andando anche a Augusta, Scoglitti e Porto Empedocle finiremo a Licata, dove la barca resterà per tutto l’inverno». Eppure, la Sicilia non li accoglie certo nel migliore dei modi: a Riposto, raccontano, le amministrazioni hanno chiesto il pagamento pure delle sedie.
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