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FIRENZE. Il Natale e la guerra del Circo

animalisti nemici del circo per interesse

FIRENZE. Il Natale e la guerra del Circo

Magnifico Acquatico e Medrano, esclusi dalla gara pubblica, tornano ingaggiati dai privati. Per conto di Palazzo Vecchio

Il Natale scatena la guerra del circo. Due grandi nomi — Magnifico Acquatico e Medrano — vengono esclusi per irregolarità dalla gara di Palazzo Vecchio, e poi questa viene annullata. Alla fine entrambi, in modi diversi, resteranno comunque sulla piazza fiorentina. Il primo presenterà un nuovo spettacolo al Mandelaforum, che era stato incaricato direttamente dal vicesindaco Dario Nardella di trovare quella che doveva essere un’alternativa per famiglie e bambini. Mentre il secondo si sposterà appena alle porte di Firenze, in piazza Kennedy a Scandicci. E la concorrenza è assicurata. Il circo natalizio è una tradizione per Firenze. Il regolamento prevede che possa essere ospitato un solo show durante l’anno, scelto con bando pubblico. Il punteggio viene assegnato in base a due criteri: gli anni di assenza sulla piazza e il numero di posti offerti. Così a settembre lo spettacolo senza animali del Magnifico Acquatico, in città per la prima volta, ha avuto gioco facile ed è arrivato primo, per la gioia degli animalisti.

Un mese dopo il primo intoppo: da alcune verifiche, sulla base di segnalazioni, è emerso che il Magnifico Acquatico non rispettava i requisiti richiesti, ovvero non era in regola su quello che prevede il possesso di una media di 80 lavoratori l’anno, nei due anni precedenti alla presentazione della domanda. Viene espulso, provocando l’ira della società, pronta a presentare ricorso: «Nel 2010 abbiamo lavorato soltanto per sei mesi — spiega Efisio Matiz, responsabile del tour europeo — ma il Comune ha spalmato il numero dei lavoratori per 12 mesi. Sono regole anacronistiche non si può misurare uno spettacolo in base al numero di lavoratori, senza tener conto minimamente della sua qualità». Si scala dunque la graduatoria, tocca al circo Medrano. Ma dopo nuove segnalazioni, vengono fatti dei controlli anche su questa società che risulta non essere in regola sullo stesso parametro. Fuori anche questa. A questo punto il circo rischiava veramente di saltare perché non ci sarebbero stati i tempi tecnici per fare una nuova graduatoria. Il vicesindaco decide allora di chiedere formalmente al Mandelaforum di trovare un circo alternativo: «Ho dato disposizione che non venissero scelti i circhi espulsi dalla gara, i quali presentavano gravi irregolarità», precisa Nardella. «Abbiamo contattato l’Ente nazionale circhi e capito che non ne esistevano disponibili. Allora abbiamo optato per uno spettacolo classificato come arte varia: il Magnifico Acquatico», spiega Massimo Gramigni, presidente del Mandelaforum.

Proprio il Magnifico Acquatico: «Saremo a Firenze — conferma poi Efisio Matiz — con uno spettacolo totalmente nuovo che stiamo ancora preparando». Sarà dal 20 dicembre al 12 gennaio, sempre con coreografie fatte con l’acqua. Ma non doveva essere un soggetto diverso da quelli che avevano partecipato alla gara? «Ci risulta che sia una società differente rispetto a quella che ha partecipato alla gara», risponde Dario Nardella. Infatti sono società diverse, ma appartenenti a una stessa famiglia. E vista l’esperienza di quest’anno, il Comune sta pensando di modificare il regolamento dei circhi, insieme a Torino. Proprio il sindaco Piero Fassino si è interessato al caso fiorentino, perché anche la sua città ha avuto gli stessi problemi.

Federica Sanna

Da Il Corriere Fiorentino

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23/11/2012 10.18.04

FIRENZE. Il Natale e la guerra del Circo

 

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