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Stampa:Cina, proiettata dal Cirque du Soleil l’immagine del “tank man”

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Cina, proiettata dal Cirque du Soleil l’immagine del “tank man”

da it.ibtimes.com

Di Luca Lampugnani
Sono bastati solo 4 secondi al Cirque du Soleil per far sussultare i 15mila spettatori cinesi che assistevano alla tappa pechinese dello spettacolo. Pochi attimi in cui una delle immagini più famose delle proteste di
piazza Tienanmen del 1989, l’uomo mai identificato che solo e disarmato blocca un gruppo di 4 tank, è stata proiettata dai mega schermi che facevano parte di una performance in memoria dello scomparso Michael Jackson, dal titolo “They Don’t Care About Us”.

Un fotogramma che compone un pezzo di storia, di una storia che i cinesi hanno dovuto dimenticare perché così voleva e vuole il partito centrale – è vietato qualsiasi riferimento ai giorni di piazza Tienanmen -, impegnato dai momenti successivi ai fatti dell’89 a nascondere quella che fu una repressione violenta e un vero e proprio massacro.

Ovviamente l’accaduto è stato subito riportato da alcuni media come il giornale on-line “That’s Beijing”, che descriveva, in un post poi cancellato, la reazione del pubblico alla vista della fotografia del tank man come un “sussulto collettivo”, continuando:”Il fatto stesso che la fotografia sia stata esposta, pubblicamente e su un grande schermo di fronte a così tante persone, è abbastanza radicale. Non riesco ad immaginare di poter riuscire a vedere quell’immagine ancora una volta a Pechino, nemmeno se resto qui per altri 50 anni”.

Alcuni dubbi riguardo l’inserimento dell’immagine del “tank man” sono stati sollevati in quanto il materiale dello spettacolo, controllato prima della “messa in onda” dalla censura, è stato approvato nonostante la natura illegale, in Cina, di qualsiasi cosa possa ricordare i giorni delle proteste dell’89.

Nonostante tutto il Cirque du Soleil continuerà la sua tournee mentre, come sottolinea l’agente pubblicitario Laura Silverman:”l’immagine è stata rimossa subito dopo lo spettacolo e non verrà più mostrata”.

Intanto la compagnia circense canadese sarà impegnata ancora in Cina venerdì 16 quando arriverà nella città di Shanghai, spostandosi poi ad Hong Kong la settimana successiva.

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Torna la censura su Piazza Tiananmen

da news.panorama.it

Durante uno spettacolo del Cirque du Soleil mostrate alcune foto dei massacri del 1989. E scatta il divieto della autorità

di Claudia Astarita _ Usciti per godersi il mega spettacolo con cui Cirque du Soleil già da mesi sta facendo rivivere ai quattro angoli del mondo la storia e i successi dell’icona pop Michael Jackson, 15.000 cinesi si sono ritrovati faccia a faccia con l’immagine simbolo del massacro di Piazza Tiananmen del 1989: quella del ragazzo che, nella mattina del 5 giugno, cercò di fermare i carri armati con una mano.
I cittadini saranno rimasti certamente sconcertati di fronte a una fotografia che, ormai, è sempre più difficile capire se sia davvero così sconosciuta oppure no. Questo perché da quando hanno iniziato a moltiplicarsi le
testimonianze di chi ha finalmente trovato il coraggio di raccontare il proprio passato, è chiaro che i cinesi conoscono la storia della Repubblica popolare molto meglio di quanto credano gli uffici di propaganda, ma anche che preferiscono non parlarne, sia in pubblico sia in famiglia, per evitare qualsiasi tipo di problema.
Sarebbe invece stato molto più interessante, per non dire divertente, guardare, nell’istante in cui lo scatto di questo grande carro armato compariva sul palcoscenico, le espressioni dei politici e degli addetti alla
pubblica sicurezza. Che avrebbero probabilmente preferito che in quel momento lo spettacolo venisse interrotto per “cause di forza maggiore”, di qualunque tipo.  

Quattro secondi terribili durante i quali molti dei funzionari che si stavano godendo la melodia di They don’t care about us saranno improvvisamente sobbalzati sulla sedia. Lo spettacolo è andato avanti come se non fosse successo nulla, ma la polizia di internet è stata subito mobilitata per evitare che qualcuno facesse circolare in rete uno scatto di questo tragico momento della serata. E infatti quasi tutti i commenti e le immagini che denunciavano l’accaduto sono stati cancellati pochi secondi dopo essere stati postati, e quasi nessuno all’estero si è accorto di questo incidente.
Domani lo stesso spettacolo verrà allestito a Shanghai, dove è certo che durante la canzone di Michael Jackson che si interroga sulla questione razziale verranno di nuovo proiettate le immagini delle proteste di ieri e di
oggi organizzate in tutto il mondo, ma senza nessun carro armato cinese. Resta da vedere cosa succederà lunedì a Hong Kong, dove una censura preventiva potrebbe alimentare il malcontento in una città che già ritiene di essere troppo dipendente dagli umori, e dalla censura, di Pechino.

Restano da capire, infine, i motivi che hanno indotto il governo a non presentare nessuna protesta formale o a richiedere l’interruzione del tour, quanto meno all’interno del territorio cinese. Oggi la Repubblica popolare ha un problema di malcontento sociale profondo e diffuso, e in un contesto di questo tipo, soprattutto dopo essersi resa conto che non tutto il paese ha dimenticato, riaprire la ferita di Tiananmen potrebbe rivelarsi controproducente. Reagendo in maniera più intransigente, il Partito avrebbe di fatto contribuito ad aumentare il mistero su quello che è successo nel 1989. Eppure, anche il coraggio di Cinque du Soleil non può non essere lodato. Perché se solo se ne fosse accorta prima, non è detto che la crasse dirigente avrebbe reagito come ha fatto oggi.

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La foto simbolo di Tienanmen supera la censura

da corriere.it

L’immagine proiettata durante uno spettacolo del Cirque du Soleil. Ma poi commenti e post in Rete sono stati cancellati.

Quello scatto dell’uomo solo, minuscolo, immobile di fronte ai carri armati è diventato un simbolo. In Cina, però, la celebre foto dell’uomo che fronteggia i tank in piazza Tienanmen è bandita. Anche se dal giorno del massacro, nella primavera del 1989, è passato quasi un quarto di secolo. Non si spiega quindi come la foto sia riuscita a passare il controllo della censura e finire tra le immagini presentate su maxi schermo durante lo spettacolo del Cirque du Soleil a Pechino, davanti agli occhi stupefatti dei 15mila spettatori. Lo scatto faceva parte di un montaggio in cui scorrevano immagini di varie proteste avvenute in diversi paesi del mondo. Cina compresa.
 POST, FOTO E COMMENTI CANCELLATI – E’ ragionevole pensare che i cinesi non abbiano mai visto quella foto, che per il resto del mondo è un’icona? In ogni caso, dopo i quattro secondi della proiezione
dell’immagine (avvenuta durante la performance accompagnata dalla canzone di Michael Jackson «They don’t care about us») si è scatenato un vespaio. Stephen George, redattore della testata «That’s Beijing», ha descritto così in un post la reazione degli spettatori: «Si poteva sentire il pubblico trattenere il fiato». Il post è sparito. Cancellato. Così come sono stati cancellati commenti e immagini comparsi in Rete subito dopo quei quattro secondi. Lo spettacolo è andato avanti, ma l’allerta è scattata immediatamente, in Rete e non solo. Laura Silverman del Cirque du Soleil si è scusata sottolineando, secondo quanto riportato dal South China Morning Post, che «l’immagine è stata immediatamente rimossa e non verrà più mostrata» durante lo show. L’episodio, infatti, è avvenuto durante la prima delle tre serate previste in Cina: negli spettacoli che si terranno venerdì a Shangai e a Hong Kong lunedì prossimo lo scatto proibito non si vedrà. [….]

16/08/2013 13.26.10

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