MERCATINO CIRCENSE DI BRESCIA: Il bilancio di Maurizio Tramonti
Ad una settimana dall’ultima edizione del “Mercatino del Circo” è tempo di bilanci.
Per i partecipanti è stato un successo, non tanto per gli scambi di materiale o premi ricevuti, ma per l’aver trascorso una giornata tra marziani che parlavano la stessa lingua.
Per i partecipanti è stato un successo, non tanto per gli scambi di materiale o premi ricevuti, ma per l’aver trascorso una giornata tra marziani che parlavano la stessa lingua.
Una quarantina gli espositori presenti che andavano dal collezionismo al modellismo, dall’editoria all’artigianato, il tutto con un tema in comune: il Circo.
Espositori provenienti da diverse regioni italiane ed anche dall’estero.
Menzionare ogni tavolo espositivo potrebbe essere rischioso per un come me che, con pochi studi scolastici alle spalle, è sempre a caccia dell’aggettivo giusto.
Facebook è pieno di foto esplicite (consiglio in proposito la pagina del “Mauri” alias Maurizio Colombo) ma come disse …non ricordo chi… una foto è priva di suoni e rumori quindi non sarà mai vera, ed infatti per quanto possa essere stato bravo il fotografo, difficilmente si proverà quella piacevole sensazione provata dai partecipanti.
Ci sono due aspetti che a parer mio han caratterizzato questa manifestazione, il primo è quello accennato in principio, ovvero il trovarsi tra persone che nutrono la stessa passione, rivedere amici e conoscerne dei nuovi.
Il secondo aspetto necessita di un piccolo preambolo.
Una delle cose positive della rivista “In Cammino” é stata far capire al circense l’importanza della sua storia.
Ricordo la fatica nel reperire materiale fotografico, in molti casi sembrava quasi che procurassi fastidio, chi aveva un baule pieno di foto in una carovana parcheggiata chissà dove in Sardegna. Chi doveva andare in montura, chi “chiedi a mia sorella”, etc.
Poi con il tempo han capito ed ora quei bauli di foto cominciano ad aver luce su Facebook.
Ma non é ancora storia, ed il secondo aspetto è che la storia la custodiscono questi appassionati.
Saranno suonati, narvali, blagoni, però a casa loro ci sarà sempre un baule ordinato con dentro un pezzo di storia del Circo.
Una delle cose positive della rivista “In Cammino” é stata far capire al circense l’importanza della sua storia.
Ricordo la fatica nel reperire materiale fotografico, in molti casi sembrava quasi che procurassi fastidio, chi aveva un baule pieno di foto in una carovana parcheggiata chissà dove in Sardegna. Chi doveva andare in montura, chi “chiedi a mia sorella”, etc.
Poi con il tempo han capito ed ora quei bauli di foto cominciano ad aver luce su Facebook.
Ma non é ancora storia, ed il secondo aspetto è che la storia la custodiscono questi appassionati.
Saranno suonati, narvali, blagoni, però a casa loro ci sarà sempre un baule ordinato con dentro un pezzo di storia del Circo.
Non posso concludere queste righe senza celebrare l’impegno di Ezio Torchiani, organizzatore dell’evento e della moglie Paola instancabile spalla del marito.
Sul futuro ci sarà modo di parlarne nei social, una cosa però è certa: l’impegno economico non può gravare esclusivamente sulle spalle di una sola persona.
(mt)
MERCATINO CIRCENSE DI BRESCIA: Il bilancio di Maurizio Tramonti
06/05/2018 15.38.32
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