Rincaro anche del pre e post scuola. Bloccato il prezzo di palestre, sale e ville
«Non abbiamo voluto toccare le tasche dei cittadini e i conti tornano». Lo assicura l’assessore Stefano Robiati (Bilancio) di fronte al piano delle Tariffe 2020 deliberato dalla giunta Cassani qualche giorno prima di Natale ed entrato in vigore l’1 gennaio scorso.
La notizia arriva a pochi giorni dalla conferenza stampa di chiusura di un 2019 non proprio felice per la giunta gallaratese.
Però, sebbene far quadrare la spesa corrente nel previsionale di quest’anno non sia stato complicato per ammissione dello stesso delegato all’ingrato compito, qualche aggiustamento all’insù nei prezzi proposti dal Comune per usufruire dei suoi servizi e delle sue strutture c’è: «Il pre e il post scuola sono stati adeguati ai costi effettivi. Era da parecchio tempo che non venivano toccati».
E questa è una scelta economica. Poi c’è l’altro rincaro: «Come si sa, abbiamo quintuplicato il plateatico dell’area davanti al Centro commerciale dei Laghi».
E questa è una scelta politica, in quanto l’aumento vale per circhi e giostre, mentre per partiti e iniziative patrocinate non cambia nulla. Tutto il resto è fondamentalmente identico al 2019.
Prima e dopo la campanella
Il piano tariffario è stato approvato il 23 dicembre, dando seguito al previsionale e al Documento unico di programmazione passati in consiglio comunale il 5 dicembre, con la delibera di giunta.
L’adeguamento più importante, per quanto riguarda la quotidianità dei gallaratesi, è relativo al servizio scolastico offerto ai genitori lavoratori prima e dopo il suono della campanella.
Le cifre sono salite, ma soprattutto è stata fatta una divisione: se nel 2019 la retta complessiva era di 100 (Isee fino a 10mila), 150 (fino a 20mila) o 200 euro all’anno, adesso c’è una netta distinzione tra l’anticipo dell’ingresso e il posticipo dell’uscita.
Seguendo la medesima differenziazione reddituale, nell’un caso le cifre sono 80, 120 e 160 euro, nell’altro 130, 195 e 260 euro.
«Abbiamo separato i servizi poiché hanno durata e, quindi, costi diversi», spiega Robiati. «Rimangono gli sconti». Che dipendono dal numero di figli fruitori.
Certo, nel caso in cui una famiglia avesse bisogno di entrambe le fasce orarie, il rincaro sarebbe notevole: prendendo la posizione media, si passerebbe da 150 a 315 euro l’anno, più del doppio. Per i non residenti, poi, dai vecchi 250 euro totali si schizza a 180 (pre) e 400 euro (post).
Il plateatico
L’altro ritocco riguarda gli spettacoli viaggianti. Alzare il tendone del circo o posizionare il Luna Park, nello spiazzo davanti al Centro commerciale dei Laghi a Cajello, adesso al giorno costa 400 euro per l’intera area oppure 200 per 600 metri quadrati contro gli 80 e i 40 dello scorso anno.
In teoria sarebbero 2mila e mille, ma c’è la riduzione al 20 per cento in base alla legge 337 del 1968 che tutela il settore.
I partiti politici e gli organizzatori di iniziative patrocinate dall’amministrazione continueranno a pagare 150 o 75 euro a seconda che occupino tutta o parte della superficie.
La revisione
Nessun ritocco a palestre, sale pubbliche e ville. Soltanto piccoli aggiustamenti. A esempio: l’utilizzo di Sala Rusnati passa da 100 a 150 euro al giorno, tuttavia l’aumento è ben più che compensato dal ribasso delle Scuderie Martignoni che scendono da 450 a 300 euro.
Inoltre, dalla disponibilità comunale sparisce la palestra del Gadda-Rosselli. Tutte le altre tariffe sono bloccate. Difficile riuscirci? «Abbiamo rivisto ogni voce», conclude Robiati. «La revisione della spesa corrente non ha richiesto un impegno eccezionale».
E per gli investimenti si è scelto la strada dei mutui. «Sostenibili». Appunto per non pesare sulle tasche dei gallaratesi.
Angelo Perna
Da www.prealpina.it del 08/01/20
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