Con lui 12 persone, tra cui una ragazzina di 13 anni, un bimbo di 5 e 6 cavalli. Bruno Niemen: “Appena finirà questo periodo, faremo spettacoli gratuiti per tutti coloro che ci hanno dato una mano”
Andrà tutto bene. Sì, ma c’è bisogno di aiuto e di sostegno reciproco, più che mai in questo periodo di difficoltà collettiva.
Venerdì vi abbiamo raccontato la storia del Circo delle Stelle, che, a causa dell’ultimo decreto anti Coronavirus, è bloccato a Castell’Alfero.
Anche due bambini e 6 cavalli
Una situazione difficile: 12 persone, tra cui una ragazzina di 13 anni e un bimbo di 5, 5 cavalli e un pony, tutti bloccati in una piazzola, in attesa che la pandemia dia un momento di tregua.
“Siamo bloccati di fatto da quattro settimane. Tutto è iniziato a Moncalvo il 20 febbraio. Dovevamo fare uno spettacolo. In quei giorni gli spettacoli potevano ancora essere fatti, ma con una distanza interpersonale di almeno un metro. Così, abbiamo ridotto il nostro pubblico da 200 a 50 persone. Poi però è arrivato l’ultimo decreto e noi siamo rimasti completamente bloccati”, ci racconta Bruno Niemen.
Giorni tutti uguali
Un filo di commozione: ci parla al telefono con un po’ di imbarazzo. E quando ci scusiamo per la telefonata “mattiniera” della domenica mattina ci risponde sincero “per noi ogni giorno è uguale e qui non sappiamo che fare”.
Appena si è sparsa la voce si è sparsa anche la solidarietà. Molte persone sono andate a portare cibo e beni di prima necessità; anche la Caritas si è subito adoperata affinché a questa famiglia non mancasse da vivere. Domani Bruno e la sua famiglia “allargata” saranno trasferiti in un’altra piazzola, nei pressi della ex stazione di Castell’Alfero.
“L’associazione A.E.O.P. (Associazione Europea Operatori Polizia, ndr.) ci ha subito portato cibo per i nostri cavalli. Era la cosa che più mi stava a cuore. Non ho mai voluto chiedere nulla, ma davvero ringrazio tutte queste persone. Appena finirà questo periodo, siamo disposti a fare spettacoli gratuiti per tutti coloro che ci hanno dato una mano”, spiega Niemen.
Aiutarsi a vicenda
“In un momento così difficile dobbiamo aiutarci tutti a vicenda. L’economia è un disastro, ma anche solo una donazione di 5 euro può contribuire ad aiutare questa splendida famiglia. La nostra è un’associazione piccola, che non riceve fondi, per cui chiediamo aiuto ai cittadini”, spiega Simona Nobile, presidente dell’A.E.O.P.
L’associazione A.E.O.P.
L’Associazione Europea Operatori Polizia sezione di Asti (in seguito A.E.O.P.) si è costituita il 25 novembre del 2015 ad Asti con sede in via Garibaldi 21/A ad Antignano.
Scopo dell’associazione è quello di riunire tutte le persone che hanno interesse allo sviluppo del senso civico e di perseguire finalità di solidarietà civile, culturale e sociale nel territorio della Provincia Astigiana e da poco anche nel territorio Casalese con un suo territoriale distaccato.
L’associazione svolge anche, per legge, attività di protezione, conservazione e valorizzazione dell’ambiente e della natura, la protezione degli animali, di tutela parchi e le attività di protezione civile.
Inoltre, a livello nazionale, svolge attività di vigilanza eco-zoofila, ittico – venatoria tramite guardie volontarie autorizzate.
Come donare
Per questo l’associazione A.E.O.P. ha attivato una raccolta fondi per aiutare Bruno e la sua famiglia.
Chi volesse donare, può farlo tramite l’IBAN IT54M0558410301000000001062, indicando nella causale “Donazione per Circo delle Stelle”.
Per ulteriori informazioni contattare il 329 3019261.
Da www.lavocediasti.it del 15/03/20
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