Roma, 28 mar. (askanews) – Al problema del sostegno alle famiglie si aggiunge, per le imprese del circo, la necessità di provvedere in ogni caso al benessere degli animali, con i costi conseguenti all’alimentazione, gestione e cure veterinarie.
Il settore dello spettacolo viaggiante è infatti sostenuto complessivamente dal Mibact, attraverso il Fondo Unico Spettacolo per una minima percentuale, dell’1,56 per cento. La logica del FUS e la sua ripartizione sono assolutamente inapplicabili per suddividere il Fondo Emergenza Spettacolo, cinema e audiovisivo introdotto dal decreto Cura Italia. Tale stanziamento è finalizzato infatti a sostenere non le attività di spettacolo – attualmente non operative – bensì le singole imprese, a prescindere dagli specifici settori, costrette a settimane di forzata chiusura.
L’Enc (Ente Nazionale Circhi rappresenta i complessi circensi italiani), mentre l’Anesv (Associazione Nazionale Esercenti Spettacoli Viaggianti) è l’associazione di categoria di riferimento del mondo dei luna park e parchi divertimento./
Da it.finance.yahoo.com del 28/03/20
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