Alcuni romanzi, pur non essendo specificamente ambientati al circo, trattano tuttavia alcune discipline circensi o aspetti riconducibili a quella realtà. Alcuni libri sono interamente dedicati a un’arte specifica, in altri esse appaiono solo sullo sfondo.
Dave Finnigan “Lo zen del juggling”
Interamente dedicato alla giocoleria, questo testo del 1993 (la prima pubblicazione italiana è del 1999) è diventato un cult per gli appassionati di questa disciplina. La cornice è un corso in Cina: il maestro, tra indicazioni pratiche e perle di saggezza, conduce gli allievi in un autentico viaggio di iniziazione alla scoperta delle valenze più profonde di questa antica e rigorosa Arte.
<<…E’ irrilevante che voi abbiate deciso di partecipare per distrarvi, per diventare dei professionisti, per crescere spiritualmente (…) Voi tutti cambierete durante questo soggiorno (…) Diventare degli esperti giocolieri sarà solo uno degli effetti di questa vostra esperienza…>>
Nel romanzo “Il mistero dell’albero di mango” (scritto a quattro mani da Leo Perutz e Paul Frank nel 1916; l’edizione italiana in foto è del 1989) viene narrato un particolare viaggio nel tempo… Nella villa di un barone nella Vienna di inizio ‘900 viene attuato, con alcune varianti e imprevedibili sviluppi, un esperimento paranormale da parte di un autentico fachiro indiano: la leggendaria e miracolosa crescita di una piantina fino a fruttificare in poco tempo. Ricordo che a questo antico mito si ispirarono anche numerosi illusionisti di varie epoche, che lo replicarono con diverse modalità.
Pur essendo la trama ovviamente di fantasia, è inserita in un ben preciso contesto storico. Ad esempio viene citato Hagenbeck, in qualità di importatore di animali esotici e fornitore dei giardini zoologici delle grandi città d’Europa. In un’altra pagina del libro troviamo alcuni dialoghi che evidenziano la popolarità dello spettacolo circense a cavallo tra Otto e Novecento: <<…E’ per questo che preferisco andare al circo a vedere gli animali (…) Anche a me piacciono molto gli spettacoli di dressage (…) Quest’anno sono stata al circo undici volte…>>
Colum McCann “Questo bacio vada al mondo intero”
Drammatico ma affascinante, realisticamente e storicamente ambientato nell’America degli anni ’70. Le vite di alcuni newyorchesi, ognuno coi suoi drammi e delusioni, sogni e speranze, sono accomunate da un evento insolito (realmente accaduto) a cui si trovano ad assistere casualmente: la traversata clandestina che il funambolo Philippe Petit fece tra le cime delle Torri Gemelle la mattina del 7 agosto 1974.
Christopher Morley “Il parnaso ambulante”
Questo breve romanzo è una bella e poetica dedica alla passione per i libri, al viaggio itinerante e a una forma di arte viaggiante. Il protagonista è un arzillo libraio girovago che, a bordo di una carrozza trainata da un cavallo, percorre in lungo e in largo una sconfinata campagna, raggiungendo in modo capillare perfino le più remote fattorie. Il suo arrivo è occasione di svago e novità, un’autentica attrazione. Egli vende il suo “cibo per la mente” con un approccio istrionico, dispensando consigli di lettura personalizzati a tutti i popolani e contadini che accorrono curiosi, invogliandoli così a fare acquisti…
Francesco Farnè
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