Cuneo sotto il tendone da circo si esibisce l’arte come “strumento per il cambiamento sociale”
E’ il tema della quinta settimana di “Zoè in Città” rassegna di concerti, laboratori e spettacoli al Parco della Gioventù di Cuneo
«L‘arte come strumento per il cambiamento sociale» è il tema della quinta settimana di “Zoè in Città” rassegna di concerti, laboratori, spettacoli nello spazio culturale sotto il tendone da circo che da inizio agosto anima il Parco della Gioventù di Cuneo, vicino al parcheggio delle piscine (lato Casa del Fiume). Da oggi (9 settembre) a domenica, una serie di appuntamenti proposti dall’associazione di promozione sociale “MiCò” di Cuneo e che cominciano stasera, con “Arte fuori confine: esperienze di circo e teatro sociale in Etiopia” (ingresso a offerta libera). Dalle 19,30 aperitivo con musica etiope strumenti di circo contemporaneo dell’artista Samuel Abebayehu. Alle 20,45, incontro-spettacolo con esperienze di circo e teatro sociale in Etiopia sul tema dell’arte come mezzo per favorire l’inclusione sociale. Interverranno l’antropologa Giulia Marro sul progetto del “Fekat Circus” (circo sociale, promuove l’arte circense per sviluppare la crescita e l’inclusione sociale dei giovani vulnerabili ed emarginati della capitale Addis Abeba), Paola Galassi e Francesca Longo sulla loro avventura professionale di teatro sociale con il progetto “#100% Plastica – Intervento di sviluppo del settore di raccolta e riciclo dei rifiuti plastici ad Awassa”, in Etiopia. Sabato e domenica, il tendone di Zoé in Città ospiterà in laboratorio di “Teatro dell’Oppresso” (20 euro) con Monica Prato, psicologa, psicoterapeuta e attrice, e Marco Pollarolo, economista e antropologo africanista. Il Teatro dell’Oppresso è un metodo teatrale che comprende differenti tecniche create dal regista brasiliano Augusto Boal per la messa in gioco di conflitti e oppressioni, e la ricerca collettiva di soluzioni alternative.
Le scene di oppressione verranno presentate la domenica, alle 17, all’interno dello spettacolo Forum aperto al pubblico: attraverso l’interazione e lo scambio diretto tra attori e spettatori, si individueranno soluzioni alle situazioni di oppressione rappresentate dai partecipanti al laboratorio. Nella serata di sabato, alle 21, il concerto “Twenty-free e Pacifik”, organizzato da “Start the change”, un gruppo di 15 giovanissimi coordinato da MiCò e Comunità impegno servizio volontariato (Cisv) di Torino. L’ultimo appuntamento sarà venerdì 25 settembre, alle 21 con lo spettacolo-incontro “Bricks – Costruire comunità con il teatro sociale” condotto dalla regista torinese Paola Cereda, gli attori Cristina Cerri, Federica Stevenin e Luca Tallarita racconteranno l’esperienza della compagnia teatrale Asai.
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