“Io, dal circo a Sorrentino: così moriamo”

Undici generazioni circensi e mai, in tutta la storia della sua famiglia, gli spettacoli si era interrotti per un periodo così lungo. Sette mesi senza lavoro e ieri era in piazza anche lui a manifestare, Armando Zavatta, lanciatore di coltelli del circo Takimiri, che ha sede a Montegranaro. “Questo lavoro per me è tutto – ha commentato – una passione che mi ha portato anche in una scena del film ‘La grande bellezza’ (di Paolo Sorrentino, ndr). Noi offriamo un prodotto diverso da altri, se non lavoriamo o scioperiamo non muore nessuno ma moriamo noi. Chiediamo aiuto per questo periodo così nero per il nostro settore, siamo fermi da marzo. Dopo l’estate avevamo un po’ ripreso ma dopo c’è stato il decreto del presidente del consiglio dei ministri che ci ha fatto subito richiudere. Stavamo ripartendo proprio adesso invece siamo di nuovo in ginocchio”.

Originario di Teramo, Zavatta ha tamponato un po’ con una attività saltuaria al circo Maya Orfei, fermo ad Ascoli Piceno. “Sono un lanciatore di coltelli – ha aggiunto – ma faccio anche il clown e il giocoliere. Io diverto la gente ma adesso non mi diverto io”. Con lui nel numero dei coltelli si esibiva Heidi Takimiri che è anche una equilibrista su filo. “Anche per lei è tutto fermo – ha detto Zavatta – senza gli spettacoli c’è anche una altra grande mancanza, quella degli allenamenti. Noi ci esercitiamo lo stesso ma non è la stessa cosa tenersi preparati in uno spettacolo”.

Quando si potrà ripartire per i circhi significherà aspettare ancora perché dietro c’è un allestimento lungo per personale e logistica che dura anche un mese.

ma. ver.

Da www.ilrestodelcarlino.it del 31/10/20

“Io, dal circo a Sorrentino: così moriamo”

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