CI HA LASCIATO GERRY COTTLE
Nella Gran Bretagna travolta e sconvolta dal Covid, ci ha lasciato ieri a 75 anni Gerry Cottle grande personaggio del circo britannico degli anni Settanta-Ottanta, artista, poi direttore e imprenditore, protagonista di un’epoca in cui il circo inglese è stato faro e perno del panorama internazionale con i suoi spettacoli, gli stimoli creativi e i grandi numeri di animali che hanno invaso il pianeta.
A 8 anni la folgorazione per il Circo. A 15 lascia definitivamente la famiglia per entrare a far parte del mondo del circo. Entrato nel circo con mansioni umili, creò dapprima un proprio numero di giocoleria intorno al 1962 (esibendosi col nome d’arte di Gerry Melville), successivamente aprendo un proprio spettacolo nel luglio del 1970, per i primi anni col socio Austen. Nel 1974, lasciato Austem, apre il proprio circo itinerante che porterà avanti con varie formule fino al 2003.
Fu un grande protagonista dell’esportazione del circo “Made in England” nel mondo con tournée del proprio spettacolo a Dubai, Oman, Hong Kong e Malaysia. Il suo forte era il marketing e la comunicazione che gli consentì di imporre il proprio brand come uno dei più solidi nomi inglesi nel panorama del circo di quell’epoca, pur non provenendo da famiglia circense.
Dalla fine degli anni Ottanta ai primi anni Novanta, comprendendo l’avanzare dell’ondata animalista in Gran Bretagna, vende i propri animali, come peraltro la quasi totalità degli imprenditori circensi inglesi, proponendo spettacoli che non prevedono animali. Nel 1992 vendette gli ultimi elefanti (tre andarono in Spagna al Circo Mundial). Produsse in Inghilterra per diversi anni il “Circo di Mosca” e il “Circo Nazionale Cinese”. Dal 1995 in collaborazione con il Dr. Haze ha prodotto e affermato “The Circus of Horrors” (influenzato dal circo francese Archaos che aveva girato il Regno Unito tra il 1989 e il 1991) che diventerà un must dello spettacolo dal vivo, con numerosi emuli in tutto il mondo.
Tra le ultime produzioni che portano il suo nome il “Turbo Circus” che si presentava con l’accattivante slogan “50 numeri in 100 minuti”, un modello di circo adrenalinico di stampo tradizionale, ma senza animali e contaminato con pattinatori, motori, e numeri mozzafiato. Un ritorno in pista nel 2012 in occasione dei 50 anni di carriera.
Ritiratosi dal Circo, si era dedicato al parco di divertimento Wookey Hole, con grotte, dinosauri, un museo, spettacoli di circo, ristoranti, laboratori creativi, parco avventura, specchi magici, aree a tema, playground, etc.
Un imprenditore completo, un geniale innovatore, e “l’ultimo showman” come alcuna stampa britannica lo ha definito. Sicuramente un grande protagonista della storia del circo inglese degli ultimi 50 anni raccontata in una autobiografia di grande successo in Gran Bretagna.
CI HA LASCIATO GERRY COTTLE
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IN RICORDO DI ….. le pagine della memoria
CI HA LASCIATO GERRY COTTLE
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