Pantera Nera: parla Marcello Monti
La pantera spaventa la Puglia. L’addestratore: “Non attacca l’uomo ma serve massima attenzione”
Abbiamo ascoltato il parere di Marcello Monti, addestratore del circo fermo a Trani ormai dallo scorso marzo causa Covid. Lui si è reso disponibile a partecipare alla cattura del felino
I primi avvistamenti risalgono a gennaio 2020, più di un anno fa. Quattordici mesi, interrotti da qualche settimana di silenzio, nei quali ci sono state innumerevoli segnalazioni, testimonianze ed avvistamenti (molti dei quali falsi) di quella che è stata ribattezzata la pantera di San Severo. Dalla sua prima apparizione nelle terre pugliesi, il felino esotico sta continuando a far parlare di sè, terrorizzando la regione.
Le ultime tracce del suo passaggio sono state rilevate la scorsa settimana da agricoltori nella campagna baresi, tra Sammichele di Bari e Santeramo in Colle. Molte le segnalazioni di avvistamenti di animali neri di grossa taglia, dalle tipiche sembianze di un felino, che mettono in allarme tutti i volontari e le professionalità impegnate sul territorio per la cattura del quadrupede.
Ci si chiede, però, come mai nessuno in tanti mesi, sia riuscito a catturare il felino che, seppur pericoloso, non gira in branco ma solo. Perchè nessuno è riuscito a porre fine al clima di terrore delle campagne pugliesi? “Le pantere vivono sugli alberi e si muovono al buio nella notte, è difficilissimo catturarle” afferma Marcello Monti, addestratore del circo “Royal” e “Marina Orfei”. Lui è uno di quelli che si possono definire “esperti nel settore”, vanta una lunga esperienza con i felini, sà come domarli ed addestrarli. “Sono animali da difesa, sono specializzati a nascondersi. Tempo fa siamo stati vicinissimi dal catturarla ma è stata più furba di noi”.
Stando a quanto racconta Marcello, la pantera non sarebbe un animale pericoloso per l’uomo, in quanto in questa situazione è l’uomo a darle la caccia. “È pur sempre un felino però – tiene subito a precisare, senza sminuendo il clima di tensione e paura – Non è normale stare a contatto con un felino esotico perciò bisogna stare molto attenti. Potrebbe essere molto aggressiva, soprattutto se dovesse sentire l’odore di animali”.
La ricerca è sempre più serrata. Marcello ha messo a disposizione delle forze dell’ordine la sua esperienza per catture il felino. “Abbiamo le esche, le reti e le cerbottane per sedarla. Siamo disponibili 24h su 24”.
La grande carovana del circo “Royal” e “Marina Orfei” è ferma in città dallo scorso mese di marzo, bloccata a causa dell’emergenza Covid, una situazione precaria che sembra resterà tale ancora per molto. Lo scorso novembre fu loro intimato di liberare l’area privata su cui sostavano, dando così loro un’unica alternativa: parcheggiare gli automezzi lungo la strada. Fortunatamente dopo qualche settimana arrivò dalla proprietà una proroga ma la loro situazione, ad oggi, non e cambiata. “Siamo 46 persone ferme da un anno e non possiamo lavorare” conclude Marcello. “Qualcuno è riuscito a prendere la cassa integrazione, altri no. Fino a luglio rimarremo in emergenza, dopodichè non sappiamo”.
Da www.tranilive.it del 02/03/21
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