MURALES A IMOLA - PIAZZA DEI DIVERTIMENTI

MURALES A IMOLA – PIAZZA DEI DIVERTIMENTI

Domenica 12 dicembre ho rivisto con piacere il circo Millennium, attendato nella vicina Imola… Appena arrivato, la mia attenzione è stata attratta dalla vecchia cabina elettrica nell’ampio parcheggio, completamente affrescata sui quattro lati con disegni a tema circense: l’ultima volta che ero stato lì (poco più di due anni fa, in occasione della mia visita a un altro circo) quel murales non c’era ancora. Mi sono quindi incuriosito su chi l’avesse realizzato, quando di preciso, perché… Guardando con attenzione ho notato che l’opera porta firma e data (visibili al di sopra della porta): Luogo Comune, 2019.

Facendo qualche ricerca ho scoperto che “Luogo Comune” è lo pseudonimo di un illustratore italiano con sede a Bologna, che si è occupato di riqualificazioni urbane in diverse città sia italiane che estere. L’opera in questione è stata realizzata nell’ambito del “RestArt Urban Festival” 2019, svoltosi a Imola dal 13 al 15 settembre di quell’anno.

In parte è sicuramente un omaggio alle varie attrazioni dello spettacolo viaggiante, dal circo al luna park, tradizionalmente ospitate in quel piazzale; mi viene in mente lo stile didascalico dei pannelli degli antichi cantastorie, appunto in tema di spettacoli girovaghi. Un lato della torre (quello più in vista, rivolto verso l’accesso al piazzale dove piantano circhi e luna park) è dedicato al triste fatto avvenuto nel settembre 2012, quando la giovane giraffa di un circo attendato proprio lì venne messa in fuga, con un tragico epilogo…

Purtroppo il titolo dell’opera (“Fuga dal circo”) e la scheda descrittiva sul sito dell’autore svelano il suo intento di fondo, ovvero la sua simpatia per la moda animalista, offrendo una lettura totalmente errata e fuorviante, sia della vicenda specifica, sia della reale condizione degli animali nei circhi italiani. Alcuni particolari del disegno si prestano a interpretazioni sbagliate e messaggi pericolosi: come è noto infatti, tutti gli animali liberati da attivisti estremisti (in questo e in altri casi analoghi) sono stati purtroppo esposti a una morte violenta e insulsa, altro che libertà!

Chi avesse un reale interesse per gli animali e voglia di documentarsi scoprirebbe che numerosi studi effettuati sul campo da veterinari ed etologi di comprovata serietà e fama a livello internazionale hanno dimostrato, sulla base di dati scientifici, il totale benessere degli animali dei circhi moderni, dove nascono e si riproducono da generazioni: non certo “schiavi” quindi, come pensano superficialmente alcuni, ma membri della famiglia, accuditi e rispettati con infinito amore e dedizione!

Nel caso specifico della giraffa in questione, l’elegante esemplare non fuggì certo “dal” circo: la sua fuga disperata fu dovuta al disorientamento e spavento, trovandosi in un ambiente esterno sconosciuto, in mezzo al traffico stradale; corsa conclusasi poi con l’uccisione da parte di una zelante (o inesperta) guardia forestale, con lo sparo di una dose eccessiva di sonnifero, inutile in quanto l’animale era già stato raggiunto e recintato.

Fortunatamente la lettura di ogni opera d’arte può essere interpretata da chi la guarda: a me piace vedervi un omaggio al mondo del circo, ai suoi animali e alla povera giraffa, vittima dell’ignoranza e della presunzione di coloro che pensavano di salvarla …..

Mi viene in mente un parallelismo letterario: l’autrice del romanzo “Acqua agli elefanti” (poi divenuto film), Sara Gruen, partendo da una convinta posizione animalista voleva forse screditare l’immagine del circo con animali, mentre invece l’ha di fatto esaltata, facendo risaltare l’amore: sia quello tra i due protagonisti, sia quello per i loro animali dimostrando che un valido addestramento si basa proprio su dedizione e fiducia reciproca!