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Un inverno al Cirque d’Hiver

Un inverno al Cirque d'Hiver

Un inverno al Cirque d’Hiver

Oltre 170 anni di esistenza per il cirque d’Hiver, gestito dalla famiglia Bouglione dal 1934. Dopo due anni di “sorprese” e di attesa, la compagnia torna con i suoi spettacoli e si esibisce ogni fine settimana per la gioia dei fanatici del circo di tutte le età.

Un inverno al Cirque d'Hiver
Adèle Fame e le sue cinghie aeree nella leggendaria sala del Cirque d’Hiver.
Nella foresta di bastoni rotanti, piccoli coni di neon blu, rosso e verde, che indicano dove si trova un bambino nella sala, l’impazienza è palpabile. Questo attraente e indispensabile gadget di plastica rotante per ogni aspirante spettatore del cirque d’Hiver, ha resistito per decenni nella sala a forma di poligono. Lo spettacolo non tarda ad iniziare. Ed è l’opening dei ballerini accompagnati dai musicisti dell’orchestra ad aprire lo spettacolo.
 
È poi la volta dei numeri che si susseguono, dressage di cavalli e pony, giocoleria di ogni genere, cinghie aeree, ombre cinesi, pattini acrobatici… più o meno innovativi, si susseguono nelle luci dell’Hiver. Ad occupare la pista sono soprattutto giovani donne, spesso poco vestite rispetto ai loro colleghi maschi.

È stato un lungo anno passato ad aspettare la possibilità o meno di esibirsi di nuovo “alcuni artisti che conosco si sono persino dovuti riqualificare, al culmine della pandemia. Alcuni non sono tornati alla loro vita precedente e hanno persino venduto le loro attrezzature e la loro roulotte. È triste vedere un mondo che sta scomparendo”, spiega Joseph Bouglione. Aggiunge “Per questi artisti circensi, che non hanno una formazione diversa dalla scuola di circo, il loro lavoro è il loro corpo. La riqualificazione può essere difficile, ma alcuni hanno dovuto trovare soluzioni per continuare a vivere dignitosamente. Penso in particolare a una trapezista dalla doppia vita, diventata una onicotecnica per sbarcare il lunario. “

Un inverno al Cirque d'Hiver
I fratelli Skating Medini in un numero che unisce velocità e leggerezza. Un inverno al Cirque d’Hiver

Il discendente del famoso Joseph Bouglione primo del nome, passato direttore artistico di questa istituzione circense, intende mantenere a galla il prestigio della sua eredità e onorare il suo illustre antenato. Per questo, è stato necessario cambiare due volte in corsa l’ultimo spettacolo, giustamente chiamato “Dingue !” (in italiano pazzo ndr) »Eppure preparato con due anni di anticipo. Adattandosi al contesto sanitario “tutti gli artisti internazionali (cinesi, russi, americani) non avevano le autorizzazioni necessarie per lavorare in Francia nel 2020, quindi è stato necessario restringere la programmazione ai soli artisti europei o addirittura francesi. Al punto da arrivare al 70% europei e al 30% francesi. Ma nulla è perduto per gli altri artisti di cui ho rimandato i contratti fino a quando la situazione non migliorerà. “

Crisi sanitaria o meno, in pista i punti di riferimento resistono, in particolare grazie alla volontà di tenere in mostra almeno un membro della famiglia, in questo caso l’indistruttibile Regina che presenta un numero di dressage equestre. Il Monsieur Loyal, anche lui si è fatto le ossa in casa Bouglione, Michel Palmer interpreta questo ruolo da dieci anni. Di recente è stato accompagnato da Totti, clown da cinque generazioni e una sorta di Augusto dal look Rockabilly, che a volte si spinge perfino a cantare. Se porta una ventata di novità allo spettacolo, è uno di quelli che durante il Covid sono stati costretti ad allestire un’altra attività aprendo un camioncino dei gelati.

Grande risorsa degli spettacoli del cirque, è l’orchestra dal vivo. Una decina di musicisti, alcuni dei quali sono in casa da più di vent’anni. Batteria, basso, ottoni, pianoforte e archi che danno energia agli atti più classici e aggiungono valore all’esibizione dal vivo. “Dingue !” l’ultimo nato di casa Bouglione presenta pochi animali, una vera scelta da parte del direttore artistico; “Questa è una vera domanda per noi perché il nostro pubblico è molto interessato agli animali selvatici. Alcuni ci hanno persino avvertito che non sarebbero più venuti se non avessimo presentato un numero di animale. Tuttavia, forse avremmo un altro pubblico se non ce ne fossero più. “

Un inverno al Cirque d'Hiver
Totti, il clown amante della musica durante la sua esibizione

Si pensa che il Cirque d’Hiver diminuisca l’attività con il bel tempo, l’azienda Bouglione è stata quindi costretta a ripensare il suo modo di operare e a compensare la costosa manutenzione del locale. Da ottobre a marzo si tengono spettacoli circensi e tutto l’anno si susseguono ospiti, attualmente il comico Kheiron. Altra fonte di reddito, l’affitto della sala (fino a 5-6 eventi al mese) dalla riunione aziendale a quella politica passando per la sfilata. Un esempio di reinvenzione di fronte alla costrizione, “un necessario adattamento” conclude Joseph Bouglione.

Da www.lefigaro.fr del 09/01/22

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