10° FESTIVAL DI GIRONA: Trionfo dell’Arte Circense
Il decimo compleanno del Festival Internacional del Circ Elefant d’Or di Girona si conferma una grande festa capace di riunire popoli lontani e divisi, operatori e semplici spettatori sotto l’insegna del grande circo di qualità. Il programma confezionato, con qualche difficoltà in più del solito (a causa della situazione pandemica), da Genis Matabosch, da poco premiato con la prestigiosa Medaglia d’Oro alle Belle Arti, è un incantevole equilibrio tra energia latina e rigore di scuola sovietica, in un cocktail accattivante, fresco e vario, come confermano i lunghi minuti di standing ovation al termine di ogni show. Dopo l’edizione speciale del Giugno 2021 denominata “Festival dei festival” svoltasi nell’Arena di Fontjau con un cast di affermate stelle del circo, si ritorna al format originale con 24 numeri inediti in Europa pronti a sfidarsi sotto il grande chapiteau (a visibilità totale, grazie agli archi esterni) montato nel “Parc de la Devesa” davanti alla giuria composta dal gotha del circo mondiale che quest’anno annovera anche un nostro connazionale, il regista Antonio Giarola, in cerca di attrazioni per la seconda edizione del suo Salieri Circus Award.
In occasione del festival il padiglione fieristico di Girona si trasforma in un grande foyer con food track, stand, musica e migliaia di persone che si godono l’atmosfera festosa.
Entrando nel grande chapiteau si percepisce immediatamente la minuziosa cura per i dettagli, un esempio su tutti sono le luci di sala e i tappeti abbinati al “colore” dello spettacolo; a Girona, infatti, i programmi di selezione anziché chiamarsi show A e show B, sono rinominati “blu” e “rosso”. Ad aprire gli spettacoli l’overture della Paris Circus Orchestra, sotto la direzione del maestro Pierre Pichaud, seguita dal magnifico balletto del Royal Circus of Gia Eradze.
Royal Circus
Il trionfo del collettivo Eradze è stato fin da subito chiaro, portando in Catalogna oltre all’iconico balletto quattro attrazioni: il premio originalità va sicuramente a “Wave” del giocoliere bielorusso Ilya Ivantsov. L’artista ha creato una sorta di rampa a forma di onda dove far roteare i suoi anelli; il risultato ha l’effetto di una sorta di numero al rimbalzo. Il tutto è sublimato dagli splendidi costumi di specchi e dalla piattaforma girevole che permette una visione ottimale a 360°.
Altrettanto d’effetto “Venice Carnival ” e “Coronation” entrambi premiati con un meritato Argento; il primo è il re-make di un numero sovietico ideato da Vladimir Grushin che unisce tra differenti discipline (trampolino elastico, barre russe e giochi icariani); il secondo è invece un quadro aereo dove ben 7 aerealisti appesi a due gigantesche corone riempiono la cupola del circo.
Ultimo, ma non dicerto per importanza, considerando la vittoria del Grand Prix e del Premio del Pubblico, è l’attrazione “Anna”. Dopo l’exploit di “Deep Red” a Latina le aspettative erano altissime questa nuova creazione aerea dei registi Evgeny Shetzov e Olga Poltorak. Il nuovo numero, che riassume in breve gli amori travagliati di Anna Karenina, è intenso, tecnicamente eccellente, di grande potenza espressiva, grazie anche ai magnifici costumi disegnati da Natalia Bukhanova, un grande tavolo di scena, la musica appositamente composta da Dmtry Kuznetsov ed un incantevole disegno delle luci che fanno da cornice ad un numero riuscitissimo davvero in ogni aspetto.
Scuola sovietica
Complice l’assenza di troupe cinesi, l’impronta di scuola sovietica è molto presente in entrambi i programmi. La troviamo nei numeri rappresentanti i due grandi complessi moscoviti: Nikulin con “Still Loving you” il sostenuto alla rete aerea vincitore del secondo Elefante d’Oro, ed il Circo Bolshoi con da “White Flight” bellissimo quadro di volanti bassi dall’atmosfera fresca e leggerissima diretto da Dmtry Chernov. Questo numero ci racconta un pezzo di storia del volo alla russa, intervallando gli ottimi trucchi, con incroci, cadute, movimenti danzati, ogni movenza è giustificata e propedeutica all’ingresso nell’universo disegnato dal regista (che personalmente mi evoca quello di Alice nel Paese delle Meraviglie).
Questa versione del numero, ricompensata con un meritatissimo Argento, è stata presentata per la prima volta al pubblico solo un paio di mesi fa per lo spettacolo di capodanno del Bolshoi. Sempre ben legati alla scuola sovietica, i funamboli uzbeki Hametov che ci portano un vero classico, il filo alto “di forza” ovvero una successione di vertiginose piramidi umane a grande altezza, bravi, ma evidentemente non abbastanza da salire sul podio di questo Festival.
Mancato podio anche per il dislocatore Nikita Gergert: moderno, geometrico, fluido. Lo sguardo incantato contribuisce al senso di straniamento dando l’impressione di un corpo posseduto, davvero notevole. Arriva dal Kazakistan Hassak che ritorna al festival ad un anno di distanza con un nuovo numero di palo cinese. Se gli esercizi di forza sono assolutamente splendidi, da rivedere e fluidificare invece quelli di agilità, che non reggerebbero il paragone con le decine di artisti di scuola franco-canadese che si dedicano a questa disciplina.
Bronzi
I tre Bronzi assegnati dalla giuria vanno nell’ordine al mano a mano dei messicani Hermanos Latinos, di famiglia tradizionale che raccolgono grandissimo consenso tra il pubblico con il loro numero di mano a mano, ancora un po’ acerbi, ma con un indubbio potenziale.
I cileni Reyes giovanissimi giocolieri propongono un classico degli anni Settanta il “passing”, simpatici ed energici, raccolgo anche loro notevole consenso con un finale carino alla pertica.
Ottimo numero alla bascula della Troupe Zola New Generation: tecnica ineccepibile, brillano con un doppio con arrivo in sesta colonna e l’eccezionale trucco con sbarra trampoli e arrivo in poltrona reso celebre dai Sokolov. Classica presentazione in abiti tradizionali, rievocano aquile, cavalli e guerrieri: coreografie semplici, ma curate e ben eseguite, bei costumi. Un numero davvero ben riuscito che avrebbe potuto ambire a un metallo più prezioso. Meno entusiasmante, ma comunque piacevole, il secondo numero di salti alla corda.
Unici italiani in concorso il Duo Rings. Nico Busso e Flora Cama, di origine italiana, ma nati e cresciuti in Argentina, si formano come ginnasti per poi arrivare al circo o meglio al Cirque du Soleil prima in “Septimon Dia” spettacolo omaggio alla band latina Soda Stereo in cui i due artisti presentavano diversi numeri in maniera indipendente e poi nel resident show “Joya” dove debuttano il loro duetto agli anelli aerei. Portano a Girona un numero pulito e lineare, trucchi classici, ma non privi di qualche tocco di novità. Altro numero aereo da citare è il cerchio dalla statunitense di origine cinese Caroline Huang: fluida, leggerissima, non c’è niente di superfluo. Brava.
La parte comica è portata avanti da due figli d’arte: Junior figlio del celebre Pastelito de Chile e Peter Campa figlio di Tin Tin e nipote di Pedro Pedro. Junior si dimostra un buon generico passando dalla giocoleria, al rullo al trampolino (che padroneggia con disinvoltura) oltre ovviamente, da buon clown latino, a cantare. Peter invece si concentra più sulla clownerie musicale portando vari classici. Entrambi ottengono un ottimo riscontro di pubblico.
Al termine dello spettacolo rientrati gli artisti in pista la standing ovation è davvero d’obbligo. Ma l’ultima sorpresa ci viene riservata dall’orchestra che accompagna l’uscita con ottimi medley di canzoni pop davvero travolgenti. Così si conclude un compleanno d’eccezione, Genis Matabosch e Joan Monpart hanno saputo ancora una volta creare due spettacoli unici di altissimo livello ricordando confermando il ruolo di Girona di porta europea del Circo.
A cura di Salvatore Arnieri
Foto di Miriam Velotti e François Dehurtevent
PALMARES del 10° FESTIVAL DI GIRONA
ORO
“Anna” sostenuto alle cinghie
“Still loving you” rete aerea
ARGENTO
“Coronation” cinghie
“Carnival” trampolino con icariani e sbarra russa
“White Flight” volanti bassi
BRONZO
Latino Brothers mano a mano
troupe Zola New Generation bascula
Reyes Brothers giocoleria
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA
Royal Circus Ballet
PREMIO DEL PUBBLICO
“Anna”, sostenuto alle cinghie
PREMIO DELLA CRITICA
White Flight
PREMIO DELL’IMMAGINE
“Still loving you”
Info: Festival Internacional del Circo Elefant d’Or di Girona
10° FESTIVAL DI GIRONA: Trionfo dell’Arte Circense
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