CI HA LASCIATO SALVATORE DE ANGELIS. La sua storia, il suo Circo De Angelis

CI HA LASCIATO SALVATORE DE ANGELIS

La sua storia, il suo Circo De Angelis, il Circo più piccolo d’Italia

Il Circo Italiano perde un personaggio che in tanti ricordano con affetto per la simpatia contagiosa. Salvatore De Angelis fondatore e proprietario del Circo De Angelis, piccolo amato complesso campano, che balzò agli onori della cronaca come “il circo più piccolo d’Italia”. Una definizione di cui andava molto fiero perché con il suo delizioso circolino poteva arrivare ovunque. Ha portato il circo in posti impensabili, dove i grandi circhi non sarebbero mai potuti arrivare. Era un trofeo di cui andava orgoglioso la copertina dedicatagli dalla rivista “Circo” dell’Ente Nazionale Circo in cui saltava agli occhi la foto del suo piccolo tendoncino montato su una terrazza.

L’episodio si verificò in provincia di Potenza; il sindaco di Missanello (che oltre ad essere primo cittadino era anche insegnante presso la scuola media del piccolo centro) contattò il De Angelis per una serie di spettacoli nelle scuole. Constatando l’assenza di un’area idonea ad ospitare il circo il sindaco autorizzò De Angelis a montare sulla grande terrazza di uno stabile in costruzione. Le carovane furono sistemate lungo le strade del paese e il pubblico per raggiungere il circo doveva salire una scala e arrivare ad uno spiazzo della misura esatta del tendone. Un “grande” direttore di un circo “piccolo” ma che arrivava ovunque!

Salvatore De Angelis con il Ministro On. Lagorio

Le esequie saranno celebrate Lunedì 12 giugno alle 11 presso la Chiesa Parrocchiale dei Sacri Cuori in C/da Gidora di Luzzi (CS)

LA STORIA DEL CIRCO DE ANGELIS

Il capostipite della famiglia De Angelis, Andrea, nasce il 7 giugno 1898 a Magliano Vetere, in provincia di Salerno. Padre di 10 figli, dedica tutta la sua vita al commercio di equini di varie specie, tra cui asini, muli e cavalli. Proprio per questi ultimi, il più piccolo dei figli, Salvatore (16/10/1936) nutre un’attrazione particolare che fin dalla primissima infanzia diventa una vera e propria passione. Nonostante la bassa statura, da completo autodidatta impara a compiere ogni tipo di salti ed evoluzioni su cavalli in movimento e in corsa.

Nel 1954 ad Accettura (un piccolo paese in provincia di Matera, luogo di nascita di Salvatore) arriva il Circo Janez. Papà Andrea fece subito amicizia con il titolare del complesso il quale, vedendo le doti innate di cavallerizzo di Salvatore, insistette varie volte affinché quest’ultimo si recasse a lavorare col circo. Andrea non voleva assolutamente saperne di lasciar andare il suo ultimogenito, soprattutto perché Salvatore era dei dieci, il figlio più attivo nell’attività di famiglia, provvedendo agli approvvigionamenti e seguendo da vicino tutte le necessità dei quadrupedi.

Spesso Andrea ed il circense si ritrovavano insieme dopo il lavoro. Una sera in osteria, De Angelis alzò il gomito un po’ più del dovuto e l’amico “dritto”, approfittando del momento di debolezza del compagno, riuscì a strappargli il consenso a che Salvatore si unisse al circo. Quest’ultimo nella foga giovanile non ci pensò su due volte: corse a casa e, bagagli in mano, si aggregò al Circo Janez. Seguono 17 anni durante i quali Salvatore (che nel frattempo si sposa) lavora come artista in alcuni complessi tra cui Zavatta e Nones.

Nel 1968 è in Sicilia con il Circo Vinci della famiglia Travaglia. Finalmente nel 1971 arriva il tanto sospirato momento dell’apertura di un proprio complesso: così nel giugno 1971 a Santa Maria Capua Vetere, si inaugura il primo chapiteau, di 15 metri.

Ne seguiranno altri di 18m, 22m fino a quello di 25 metri, gestito sempre insieme ai figli Andrea, Darix e Massimiliano.

Ebbe modo di raccontare lo stesso Salvatore: “Gli spettacoli andavano molto bene con costante successo, ma ci trovammo anche ad affrontare anche dei brutti avvenimenti come quando durante la permanenza nel comune di Corleto Perticara (MT), un fortissimo vento che non ci diede neanche il tempo di abbassare il nostro tendone, distrusse tutto. Non rimase nulla del piccolo Circo De Angelis: teloni, impianto luce, barriere, biglietteria… andò tutto distrutto.

Dopo tanti anni di sacrifici ci siamo ritrovati ad aver perso tutto in un solo attimo, e fummo costretti a stare fermi per diversi mesi, ma non ci siamo persi di animo: abbiamo cercato in tutti i modi di risollevare il nostro tendone facendo i spettacoli all’aperto.

Anche grazie all’aiuto dell’Ente Nazionale Circhi che ci diede i soldi per ripartire, il Circo De Angelis riprese gli spettacoli.

Nel 1996 arriva anche la breve e divertente partecipazione al Maurizio Costanzo Show in cui simpaticamente si contendeva il titolo di “circo più piccolo d’Italia” con Castellucci.

Confermando l’assunto che “piccolo è bello”. Se in tante parti d’Italia, paesi arroccatti sulle montagne, località marine piccole e senza grandi aree, conoscono il circo lo devono a Salvatore De Angelis, ai suoi sforzi per portare il circo anche lì, insieme alla sua famiglia. Un circo che non ha mai avuto bisogno di insegne che non fossero altro che il suo cognome. Cognome che ha continuato a campeggiare sopra il suo chapiteau fino al 2007 quando sono insorti i problemi di salute che lo hanno costretto a fermare il circo.

Lo ricordiamo con grande affetto per la sua passione e solarità. Doti che ha trasmesso ai figli e nipoti che possono andare fieri del loro padre, nonno e bisnonno che ha realizzato quello che per tanti è un sogno: costruire da zero un circo con il proprio nome e portarlo in giro per le strade del mondo.

Raffaele Grasso
Dario Duranti