IN RICORDO DI WALTER NONES E DELL’ELEFANTESSA KATYA
Nel giorno del settimo anniversario della scomparsa di Walter Nones apprendiamo del decesso di Katya, l’ultima elefantessa del gruppo storico di Moira Orfei, rimasta fino all’ultimo a fianco di Stefano che la portava in pista, alternandosi al figlio Manfredi che con lei vinse anche l’Oro alla prima edizione del Italian Circus Talent Festival nel dicembre scorso.
Katya arrivò al Circo Moira Orfei quando aveva una decina d’anni, agli inizi del 1985 insieme alla compagna Banana. Entrambe arrivavano dal Circo Tribertis e prima ancora dal circo di Athos Folco nei primi anni Settanta.
Katya assunse un ruolo importante nel gruppo di Moira che negli anni della grande campagna televisiva della Regina del Circo e delle produzioni sul circo di Mediaset e Rai. Per Stefano era un membro della sua famiglia, avendo condiviso gli ultimi 39 anni. Alcune partecipazioni a Domenica In, Moira + il Circo di Mosca (1988), varie edizioni di Sabato al Circo, Reality Circus, Serata d’Onore, Circo Massimo, Moira e David e i vari speciali su Moira. Tra le ultime apparizioni il passaggio nel film di Nanni Moretti “Sol dell’Avvenire”. Insomma, una star del circo, del cinema e della pista.
Il video che segue, scovato nell’archivio di Roberto Guideri, ci presenta un momento sicuramente unico e oggi davvero da pelle d’oca. Durante uno spettacolo a Roma durante le feste 2013/2014 a metà del numero di elefanti presentato da Stefano e Brigitta, Walter Nones, affranto per gli insulti al pubblico e alla categoria dei circensi da parte di cosiddetti animalisti che manifestano davanti al circo, interrompe il numero e prende la parola per portare la voce del Circo e testimoniare il lavoro quotidiano dei circensi con i loro animali. Ne esce una pillola di storia del circo, un momento di grande intensità con cui ricordare Walter Nones (che sarebbe scomparso tre anni dopo) e quella elefantessa che avrebbe portato avanti ancora per 10 anni l’eredità di un circo che ha lasciato nel pubblico e in tutti noi un segno indelebile.
Grazie a Roberto Guideri per aver immortalato quell’istante e per averlo condiviso oggi con tutti noi.
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