REVEL PUCK CIRCUS
Come anticipato precedentemente, prende il via sulle pagine di Circusfans “In Between”, un viaggio alla scoperta di complessi di recente fondazione che pur senza tradire la tradizione del circo ne innovano la formula con nuove idee, stili e linguaggi. Prima tappa del nostro viaggio è il Regno Unito dove risiede il Revel Puck Circus.
Probabilmente per ragioni socio-culturali e storiche, il Regno Unito è uno dei paesi dove questi nuovi circhi hanno trovato terreno particolarmente fertile. La parziale assenza dei sostegni statali, di cui il circo contemporaneo gode in Francia, in Canada e in altri paesi, insieme all’assenza di spettacoli con animali già a partire dalla fine degli anni 90’, sono certamente tra i fattori che hanno contribuito alla nascita di questi nuovi complessi. Inoltre, la presenza nel nord dell’isola del Fringe Festival di Edimburgo, il più grande hub per lo spettacolo dal vivo, che per un mese raccoglie oltre 3000 spettacoli di ogni genere, dall’opera alla stand-up comedy, inclusa una vasta rassegna di spettacoli di circo e teatro fisico, ha sicuramente giocato un ruolo importante.
Revel Puck “la Gen Z fa il suo circo”
Sul celebre quotidiano The Guardian, recensendo una recente tappa londinese del complesso, si legge: “Gen Z take on a trad touring circus,” che potremmo tradurre come “La generazione Z fa il suo circo.” Un’estetica semplice, artisti chiassosi e spontanei che non si chiedono perché fare un salto mortale, ma si divertono a farlo sono gli ingredienti di questa compagnia che si pone l’obbiettivo di ridefinire la percezione del circo nel grande pubblico. Lo spettacolo offre una varietà di numeri con tutti gli elementi che si possono desiderare: adrenalina, divertimento, suggestioni, meno gli animali. Revel Puck è una compagnia di circo nata da un’idea di Luke Hallgarten, si presentano come un “circo fresco per nuovo pubblico”. Dal 2022 lavorano in piccolo chapiteau da 500 posti.
Chi scrive ha avuto modo di vedere questa vivace compagnia in azione la scorsa estate al Fringe di Edimburgo con lo spettacolo “Swing Shuffle Spectacular” uno spettacolo che ha come tema l’esorcizzazione della paura. Lo spettacolo oltre a una serie di numeri più comuni come cinghie aeree, giocoleria, bascula, ruota cyr etc presentava alcune trovate davvero interessanti: 10 artisti che schivano e giocano con una motosega accesa appesa ad un pendolo, il “giant rola bola” che, come dice la stessa parola, consiste in una versione extra large del numero tradizionale, eseguito su due ruote da trattore ed una tavola di 4 metri; questo numero è stato presentato in una versione più complessa (ma certamente non precisa) all’ultimo Festival Mondial du Cirque de Demain. Sempre da segnalare la comicità di Arielle Lauzon, giovane clown, che con una comicità estremamente fisica si riappropria della tradizione del clown inglese ottocentesco.
Giusto qualche settimana fa ha debuttato a Londra il nuovo spettacolo della compagnia “The Nose Dive Assembly” in questo caso le attrazioni da segnalare sono sicuramente la ruota della morte, presentata tra l’altro da due ragazze (a quanto ci risulta un primato europeo), il filo alto (anche questo eseguito da una ragazza) e un bel numero di ruota Cyr sincronizzata eseguito su due livelli.
Un distillato di quello che questa compagnia rappresenta si può trovare nell’ultima riga del codice etico dei Pucks, recuperabile alla voce “about” del loro sito web: “non dimenticare il passato e non essere spaventato dal futuro”. Un principio che dovrebbe entrare nel DNA di chiunque oggi voglia fare circo, indipendentemente dal proprio ambiente di provenienza!
A cura di Salvatore Arnieri
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