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No Dragon No Lion, il nuovo Oriente a Edimburgo

No Dragon No Lion, il nuovo Oriente a Edimburgo

Salvatore Arnieri ha assistito ad alcuni spettacoli proposti al Fringe Festival di Edimburgo (il più grande festival al mondo sulle arti della scena che propone migliaia di spettacoli di vari genere, dal teatro alla danza, dall’illusionismo alle arti circensi nel mese di agosto) e su queste pagine presenterà i titoli più interessanti e originali e più vicini al linguaggio delle arti circensi.

TS Crew in “No Dragon No Lion”

L’Oriente ha sempre suscitato negli europei un grande fascino, da Marco Polo alle stampe orientaleggianti del XIX secolo. Nel mondo del circo per tutto il Novecento famiglie di artisti per lo più cinesi hanno fatto fortuna nei circhi di tutta Europa con i loro numeri di equilibrio e forza, ricordiamo tra i molti i celebri Chi Bau Guy e Chi Fu Dei.

Il fascino dell’oriente è così forte che in passato anche artisti occidentali si cimentavano in numeri di chiara ispirazione orientale appropriandosi di musiche, esercizi, costumi ed atmosfera delle attrazioni originali.

Al Fringe Festival di Edimburgo lo spettacolo orientale trova una nuova forma più asciutta nello spettacolo No Dragon No Lion. Lo show No Dragon No Lion prova ad uscire dall’estetica tradizionale del genere presentando un’ora di arti marziali, danza ed elementi di acrobazia, senza chiamare in causa, come dice il titolo stesso, i classici dragoni o leoni e più generalmente i cliché di questo genere.

12 artisti provenienti da Hong Kong, reinterpretano, gli elementi più iconici dello spettacolo tradizionale orientale in chiave pop. Dragoni e Leoni, seppure senza apparire direttamente, aleggiano nei movimenti e nelle coreografie creando una continuità tra passato e presente.

Lo show nel complesso, originale nella sua impostazione generale, risulta in alcuni momenti un po’ lento e non sempre spettacolare, soprattutto per chi è avvezzo ad assistere a titoli con una forte predominanza acrobatica.

⭐️⭐️⭐️

di Salvatore Arnieri

PS: Nel linguaggio della critica teatrale la valutazione degli spettacoli attraverso il codice delle stelline va da un minimo di 1 a un massimo di 5, a differenza delle stelle Michelin che nel codice della ristorazione e della critica culinaria vengono assegnate in base a una scala da una a tre stelle.

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