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Il circo a Bergamo: “Pubblico caloroso come allo stadio”

Il circo a Bergamo: “pubblico caloroso come allo stadio”
Parla Eusanio Martino, direttore del complesso presente a Bergamo fino al prossimo 02 ottobre .....

Il circo a Bergamo: “pubblico caloroso come allo stadio”

In questi giorni sono diversi gli articoli usciti dopo la prima a Bergamo del circo Darix Togni Africa, il regno animale di venerdì scorso. Ve ne riporto un paio segnalatimi da Massimo Ellenberger, che ringrazio.

Da L’Eco di Bergamo del 25/08/2024: Il circo a Bergamo: “pubblico caloroso come allo stadio”

L’intervista: Eusanio Martino, direttore del “Darix Togni”, ad Azzano con lo spettacolo «Africa, il regno animale»: «Fascino e fantasia alla base del successo>>


SARA URBANO

In occasione della prima serata bergamasca dello spettacolo «Africa, il regno animale del famoso circo “Darix Togni” andata in scena venerdì, abbiamo parlato di circo e dintorni con il direttore Eusanio Martino
Prima di tutto, si è affrontato il tema di cosa significhi portare avanti un’attività del genere oggi dalla parte di chi vi lavora: I tempi sia burocratici sia organizzativi sono molto più lunghi rispetto a quelli di una volta per avere l’autorizzazione e programmare gli eventi in una qualsiasi città è necessario partire quasi un anno prima con le richieste, ma solo circa venti giorni prima del debutto si ha l’ok per poter operare.
Guardandosi intorno, vedendo camion, animali, case dei circensi, si può percepire come questo possa creare un enorme disagio poiché «muovere determinate strutture oggigiorno è molto difficile: programmare un evento in venti giorni in grandi città, come possono essere Bergamo o Milano, è molto faticoso. Non è solo una questione di spostamento, ma anche di problematiche pratiche come gli allacci per le utenze, la pubblicità …..
Eppure, venerdì sono accorsi in tanti e questo dimostra l’interesse da parte del pubblico-che, però, deve essere messo nelle condizioni di potersi organizzare per tempo e venire a vedere gli spettacoli, se si vuole che il circo continui a esistere.
Dietro a un circo-spiega Eusanio Martino- ci sono delle famiglie, ci sono delle donne, ci sono dei bambini. Quando si sposta la carovana del circo, ci sono delle famiglie che devono iscrivere i propri bambini a scuola, o in una squadra di calcio, o in una palestra. Ma, sapendo tutto all’ultimo minuto, è difficoltoso fare cose di questo genere che, in teoria, dovrebbero essere alla portata di tutti, ma non ci sono le giuste tempistiche.

I nostri bambini sottolinea il direttore- hanno i diritti di tutti gli altri e le istituzioni dovrebbero cercare di venirci un po’ incontro per permetterci di poter esercitare nel migliore dei modi possibili.
Il “Darix Togni” sposta quasi ottanta camion, ha al seguito più di cinquanta animali e, tra le cento persone che ne fanno par te, ci sono quindici bambini, per cui ogni circo è come se fosse una piccola città viaggiante quando si sposta.
La chiacchierata è stata fatta con gli artistiche si stavano preparando per festeggiare il compleanno del conduttore Marcello Marchetti, allora è stato naturale chiedere come si viva il dopo spettacolo. «Il dopo spettacolo vede di solito le “mamme” preparare da mangiare, anche se alcuni artisti hanno bisogno di mangiare prima, e stiamo insieme. In realtà, prima c’è il dovere si controlla che non siano rimasti spettatori all’interno, si verificano le strutture, ci si occupa degli animali. Diciamo che dopo gli spettacoli si va a letto molto tardi ma il problema è poi svegliarsi la mattina dopo perché ci sono gli animali che hanno la loro routine e necessitano di attenzioni.

Vista l’esperienza pluriennale, si è affrontata anche la questione del cambiamento della percezione del circo da parte del pubblico negli ultimi anni. Sicuramente in Italia c’è un prima e un dopo Covid: prima, negli ultimi anni, il circo stava perdendo l’interesse da parte degli spettatori, anche a causa della forte impronta animalista che si era diffusa, che non ci permetteva di pubblicizzare le attività con gli animali, nonostante fossero assolutamente legali.

E allora cosa è cambiato? «La gente ha visto che il circo, come tutti gli artisti, mentre era in corso la pandemia, non è stato molto aiutato: noi dobbiamo ringraziare alcuni incentivi statali ma, soprattutto, la chiesa ed alcuni cittadini privati. Ci siamo dovuti reinventare: per esempio, in ho rilevato delle pizzerie da asporto in Sardegna e, grazie a quel lavoro, sono riuscito a permettere che gli artisti e gli animali si mantenessero. Dopo quei mesi, magari proprio perché la gente aveva voglia di uscire e di aggregarsi, il circo ha avuto un exploit come non si vedeva da anni.
In Europa, ma anche nel resto del mondo, invece, la posizione del circo è un po’ differente: “A livello culturale ha uno zoccolo duro ovunque, però, in Italia il circo funziona 365 giorni l’anno. Invece, nelle altre nazioni ci sono periodi programmati, per esempio quello natalizio o quello primaverile, durante i quali il pubblico partecipa in maniera più numerosa rispetto all’Italia, ma solo perché il tempo in cui è possibile andare a vedere uno spettacolo è più breve».
Particolare è stato il paragone tra le tifoserie calcistiche e il pubblico al circo: «Ho notato che, nei posti in cui i tifosi sono più attivi, più “caldi”, questo si riversa anche nel modo in cui veniamo accolti: giustamente, se una persona è calorosa, lo è allo stadio e anche qui. Abbiamo avuto modo di vedere come i bergamaschi, e non solo, hanno sostenuto l’Atalanta e, come volevasi dimostrare, il pubblico presente al primo spettacolo si è sentito e ci ha fatto sentire molto ben accolti».
Il fatto che chi abita nella provincia di Bergamo sia abituato a muoversi per lo sport o per la cultura «fa si che, anche con una pubblicità relativamente dell’ultimo minuto, la gente sia ben disposta a venire in città proprio per noi. Per concludere, il circo si deve vedere in quel contesto di fascino e di sogno che lo circonda perché penso che quasi ogni persona sia stata al circo da piccola. Il circo riporta al tempo dell’immaginazione e della fantasia, tipica dell’infanzia ed è per questo che continua a esercitare questa attrazione sul pubblico di tutte le età».

Il circo a Bergamo: “pubblico caloroso come allo stadio”

Tigri bianche, leoni e coccodrilli fra trapezisti e clown acrobati: Il circo a Bergamo: “pubblico caloroso come allo stadio”

II -Darix Togni- è uno degli spettacoli viaggianti più antichi d’Europa: ad Azzano San Paolo per 40 giorni
Venerdì ha debuttato lo spettacolo circense Africa, il regno animale, portato a Bergamo dal circo “Darix Togni”. Quest’ultimo è uno degli spettacoli viaggianti più antichi d’Europa infatti, sono più di cento anni che la famiglia Toni si esibisce in esibizioni che comprendono acrobazie, magia, esotismo, animali e scenari che fanno sognare. Dopo ben quattordici anni di assenza, il circo è tornato in città in occasione della festa di Sant’Alessandro e il complesso circense è allestito in via Grassobbio ad Azzano San Paolo, accanto al parcheggio estero di “Oriocenter”.  Al centro di “Africa, il regno animale” ci sono proprio gli animali del continente africano, che è dove il pubblico si sente catapultato, e questo è possibile grazie all’impiego che si fa delle coreografie, delle musiche e dei colori che avvolgono gli animali al centro della scena e i sensi degli spettatori.
Per quanto riguarda la fauna presente, non si possono non nominare le tigri bianche e i leoni della domatrice Elisabetta Bizzarro: lei usa il metodo del rinforzo positivo con i suoi animali, che prevede un pezzetto di carne come premio dopo che hanno eseguito l’esercizio, invece della frusta; i coccodrilli di Walter Martini, tra i quali Napoleone, il più grande coccodrillo presente in Italia. L’esotica carovana di Nicky Martin, che comprende dromedari, lama, bisonti americani e l’ippopotamo Rocky (lo stesso Nicky Martin ha guidato anche l’esibizione dei cavalli). Lo spettacolo, lungo più di due ore, è diviso in due tempi da un intervallo, durante il quale al pubblico è permesso di andare a vedere il parco zoo del circo, al prezzo di 3 euro a persona: qui non solo sono presenti gli animali che vanno in scena, ma anche altri come i pony, le tigri siberiane e il bisonte americano che gli spettatori in sala non ve dono.
Nonostante il titolo faccia pensare a un’esibizione basata solo sugli animali, in realtà, a loro si alternano numeri di ogni genere, tipici della tradizione circense. A guidare la scintillante e coinvolgente prima serata, sono stati il regista Danilo Pintore e il conduttore Marcello Marchetti. È stato possibile sentirsi leggeri osservando Soery Royal, che ha aperto lo show con il cerchio aereo; restare con il fiato sospeso per i voli e le capriole dei trapezisti brasiliani Flying Olimecha; farsi affascinare da Mister Electric; ridere con i clown acrobati, Patrick e il comico Max. Questi ultimi due, inaspettatamente, hanno scelto quattro spettatori a caso tra il pubblico e li hanno portati al centro della scena: qui, seguendo le loro indicazioni, i quattro hanno ricreato la scena di un film horror che però, sotto la guida di Max e di Patrick, é diventato comico.
La presenza di circa un migliaio di spettatori ha sottolineato la riuscita della serata, alla quale ha contribuito anche un sapiente uso delle luci, del fumo e delle musiche, che spaziavano da quelle tipiche del circo a quelle di gruppi come i Queen, i Gipsy King e i My Chemical Romance.
Gli spettacoli sono in programma per i prossimi 40 giorni tutti i lunedì, venerdì, sabato e domenica, con un doppio appuntamento alle 17,15 e alle 21,15; dal 15 settembre, invece, ci saranno di domenica alle 17,15 e alle 19,15. Per ulteriori informazioni: 347/8988192 0 348/0056243; www.circotogni.it. Per avere il posto garantito, è necessario prenotare tramite il sito www.primafilaticket.it . s.u.

Circo Darix Togni: il regno animale sotto un tendone a Bergamo

Da L’Eco di Bergamo del 25/08/2024 Il circo a Bergamo: “pubblico caloroso come allo stadio”

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