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Barra, tendone da circo nella scuola arrivano le risorse per utilizzarlo

Bambini e adolescenti di Barra potranno presto utilizzare il tendone da circo ora abbandonato nel cortile del plesso di via Mastellone dell’istituto comprensivo 68 Rodinò, nella periferia orientale di Napoli. Dopo l’interrogazione parlamentare e l’attenzione mediatica, nelle ultime ore la scuola ha ricevuto le risorse economiche per poter proseguire con gli interventi utili alla consegna delle struttura ai giovanissimi di Napoli Est.

A inizio luglio il Deputato Paolo Lattanzio ha portato la questione all’attenzione dei Ministri dell’istruzione e dell’economia. In particolare sul progetto ‘Social Circus Rodinò’ che, attraverso l’installazione del tendone all’interno dello spazio scolastico, ha come scopo quello di creare opportunità educative attraverso le attività del mondo circense e dell’arte di strada. A sollecitare le diverse istituzioni, nel corso degli ultimi mesi, è stata la cooperativa Il Tappeto di Iqbal che opera nel quartiere Barra da tempo e da alcuni anni è impegnata nelle attività del Punto Luce gestito insieme a Save the Children.

L’istituto comprensivo, come precisano dagli uffici, ha ricevuto il bonifico di circa 46mila euro. Con queste risorse sarà possibile pagare impresa e professionisti che hanno lavorato per l’installazione del tendone e bisognerà utilizzarle per ultimare tutti gli interventi essenziali al pieno utilizzo. Occorrono una messa in sicurezza dell’area, l’installazione di una pavimentazione adeguata, l’allaccio all’impianto elettrico e la predisposizione delle vie di fuga. Si tratta di interventi che la scuola – come specifica il dirigente scolastico, la professoressa Anna Maria Leo – intende svolgere quanto prima, a fine agosto se possibile, così da poter inaugurare il tendone da circo già per il prossimo anno scolastico e da utilizzarlo anche per le attività didattiche ordinarie.



Esiste una programmazione di iniziative così come dettagliato dal progetto che ha goduto del finanziamento ministeriale. Per molti mesi non erano disponibili risorse per poter proseguire col progetto. «Ora ci daremo da fare per la prosecuzione dei lavori» afferma Anna Maria Leo, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo 68 Rodinò, che evidenzia la sinergia tra ministero, ufficio scolastico regionale, scuola, cooperativa e altri organi. «Sono veramente felice: ringrazio tutti, da soli non si va da nessuna parte» confida la preside che precisa del suo trasferimento in un altro istituto nei primi di settembre. La Leo sottolinea il costante impegno dell’istituto che ha più volte sollecitato gli organi competenti.

«Il tendone è l’esempio concreto di quanto sia pachidermica l’organizzazione di questo Paese» afferma Giovanni Savino, presidente della cooperativa Il Tappeto di Iqbal, che sottolinea i lunghissimi tempi per l’arrivo delle risorse ed è preoccupato sull’effettivo utilizzo delle stesse nelle prossime settimane vista l’imminenza della pausa estiva e considerato che l’istituto scolastico cambierà nuovamente dirigenza: non una scelta volontaria per l’attuale preside che ha diretto l’istituto per appena un anno ereditando la spinosa questione del tendone. «Siamo pronti a rinunciare alla parte economica per laboratori pari a 12mila euro per creare una rassegna spettacoli gratuiti fino a dicembre e un evento natalizio importante» afferma Savino che insiste sulla necessità di fare presto e affidare gli ultimi interventi così da concretizzare già nei prossimi giorni. Ma ci sono diversi passaggi indispensabili a portare a termine le ultime operazioni. Al momento, dunque, occorre attendere i lavori: dalla scuola sperano di poter inaugurare il tendone in concomitanza con l’avvio del nuovo anno scolastico che in Campania dovrebbe prendere avvio a metà settembre.



Il tendone da circo è uno spazio adeguato per attività specifiche che entusiasmano particolarmente bambini e adolescenti, non solo alunni dell’istituto. L’obiettivo generale è quello di contrastare la dispersione scolastica e di offrire ai minori delle valide opportunità di crescita insistendo sulle loro passioni e competenze, spesso nascoste e non valorizzate.

Da www.ilmattino.it del 30/07/20

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