Lite sul nome del circo in arrivo in città «Ma non è il vero Orfei»
Arriva il circo, ed è già guerra per il nome. Il Comune: «Per noi è tutto regolare». Piazza d’Armi a Muggiò non è ancora stata invasa dai carrozzoni della carovana (spettacoli da giovedì 23 dicembre a lunedì 10 gennaio) che già sorgono i primi problemi, non però legati alla regolarità della licenza o che al genere di spettacolo proposto, bensì al nome. Non appena letto sui quotidiani locali dell’imminente arrivo in città del circo di «Nanda» Orfei – reso noto dall’ufficio stampa del Comune che poi l’ha rettificato in «Armando» Orfei – qualcuno ha fatto un salto sulla sedia della sua roulotte, ovvero Moira (con il coniuge Walter Nones), Liana e Ferdinando «Nando» Orfei che gridano al plagio. «È recidivo – spiega il titolare del circo internazionale che in questi giorni ha piantato le tende a Milano mentre gli altri due Orfei sono nella capitale per partecipare al Festival nazionale del circo – e nonostante le denunce alla guardia di finanza pendenti a suo carico e l’inibizione dal tribunale di Domodossola, continua a creare confusione. Tra noi e quell’Armando non c’è nessun grado di parentela e a questo punto sarebbe sufficiente che si presentasse solo con il cognome Armando infatti è assimilabile al mio soprannome così che la gente accorre numerosa pensando di assistere agli spettacoli del grande circo internazionale della gloriosa famiglia Orfei, rimanendo ovviamente deluso. Per noi questo è un danno d’immagine: invitiamo il Comune di Como a prendere provvedimenti in merito. Verrò nel capoluogo a fare una conferenza stampa proprio su questo argomento». Di queste “beghe”, però, Palazzo Cernezzi non ne vuole sapere. «Armando Orfei – fa sapere sempre l’ufficio stampa di via Vittorio Emanuele – è in possesso di regolare licenza rilasciata nel 2000 dal comune di Livorno, e ha fatto richiesta per allestire nell’area all’immediata periferia della città un tendone da circa duecento posti con spettacoli di qualità per bambini, animati da pagliacci e giocolieri e poi sono previsti numeri con le tigri, i cavalli e i pony. Nulla di irregolare quindi, per cui il settore commercio ha dato il benestare. Diversamente non si sarebbe spostata la stazione di atterraggio d’emergenza dell’elisoccorso, trasferita a Lazzago per un mese». L’anno scorso, proprio per la presenza in piazza d’Armi dell’elicottero la carovana – si trattava del «Circo delle stelle» della famiglia Niemen – aveva trovato una sistemazione a San Fermo della Battaglia. G. Alb.
(da “La Provincia di Como”)
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