HONG KONG / DAL 9 FEBBRAIO AL 12 MARZO I RIFLETTORI PUNTANO A ORIENTE PER L’HK ARTS FESTIVAL 2006. TEATRO, DANZA, MUSICA, OPERA… IN UN MESE DI SPETTACOLI DELLA CULTURA SALUTA IL 2006 CON UN CALENDARIO DI APPUNTAMENTI MULTIETNICI
Cultura è apertura, è lo sguardo oltre frontiera, è contaminazione. Partendo da questo presupposto Hong Kong si candida a diventare l’ideale terra di mezzo per un incontro tra Oriente e Occidente nel segno dell’entertainment. Dal 9 febbraio al 12 marzo 2006 si apre il sipario su un mese di kermesse poliedriche tra musica jazz e lirica, pop e classica, teatro e danza, fumetti e cinema, cori e circo. L’isola dei 9 draghi diventa la città delle 7 arti in un collage di bandiere, americane e spagnole, brasiliane e americane, inglesi e austriache. Partecipare al festival significherà essere proiettati nelle atmosfere suggestive messe in scena dall’Actors Family, la compagnia interprete della ‘Leggenda del serpente bianco’, in un mix di recitazione e numeri acrobatici oppure vorrà dire farsi trasportare nel mondo da favola de ‘ e ’, ricreato dal Birmingham Royal Ballet. Gli amanti delle note classiche non potranno mancare il recital di pianoforte di Lio Kuok Wai, enfant prodige di soli 16 anni, vincitore della medaglia d’oro Gina Bachauer International Young Artists Competition di Salt Lake City, senza dimenticare il rendez-vous con l’Hong Kong Philarmonic Orchestra impegnata nell’esecuzione della Resurrection Symphony di Mahler o, ancora, il richiamo del Chorus City of Birmingham Symphony. Per un San Valentino tanto poetico da toccare le corde del ‘lirismo’, la scaletta, per il 13 febbraio, include ‘Une nuite d’amour’ con la partecipazione del tenore cinese Zhang Jianyi e la soprano Zhang Liping. Altrettanto romantico sarà lo spettacolo di Cloud Gate Dance Theatre of Taiwan che mescolerà alle danze ispirate alla calligrafia cinese l’ebbrezza dell’azzardo: durante la serata verranno, infatti, estratti tra il pubblico due voli in business class per rotte da Hong Kong a Shangai. Shumann, Ravel e Beethoven faranno la parte dei protagonisti nel repertorio del pianista austriaco Stefan Vladar, mentre il sound liquido del Terence-Blanchard Sextet armonizzerà con il jazz brasiliano di Paquito D’Rivera con i New York Voices Brasilian Dreams. Alla messa in scena di opere come il ‘Don Giovanni’ si alterneranno momenti di sperimentazione e ricerca tra passato e presente, è questo il caso delle performance del Circus Ronaldo (acrobati, giocolieri, clown di lunga tradizione, attori e comici legati da cinque generazioni alla Commedia dell’Arte), del gruppo inglese Red Priest, del U-Theatre and the Shaolin Temple Wushu Training Centre (danza e kung fu con un tocco di Zen), del cantante africano Salif Keifa direttamente dal Mali e dei pop singer Goodmornigloria da Hong Kong, Pan-dull da Taiwan e Keiichi Sokabe dal Giappone. Per non perdere l’orientamento in questo labirinto artistico si consiglia di seguire gli elenchi e le date presenti al sito www.hk.artsfestival.org, in modo da non tralasciare nemmeno il ballo sensuale sui passi del flamenco di Eva Yerbabuena o la pièce teatrale ‘The History Boys’, ambientata in un liceo del nord dell’Inghilterra negli anni Ottanta. www.quihongkong.it
Da www.marketpress.info del 28-10-05
Se questo articolo ti è piaciuto condividilo sui tuoi social utilizzando i bottoni che trovi qui sotto
More Stories
Stampa: Circo Sandra Orfei “bloccato” a Caltanissetta: I nostri animali stanno bene
Stampa: Casale Monferrato. #CoronaVirus – la 5a ed.ne di Fantasy rinviata ad aprile 2021
Stampa: Siracusa. Spettacoli a distanza di Loris & Lucilla