E’ MORTO DAVINDER SINGH
la notizia apparsa oggi sul forum “circus fans” purtroppo ha trovato conferma nelle notizie ANSA.
Erano pronte news che parlavano di spettacoli e di allegria , anche se lo spettacolo deve andare avanti , per oggi non compariranno .
Altre parole sarebbero inutili e forse conta poco anche dire che ci stringiamo attorno alla Famiglia di Davinder , ma , per quanto possa importare , oggi siamo ancor di più vicini a tutti i Davinder Singh che lavorando nell’ombra riempiono di luce i riflettori .
(MT)
Morto circense aggredito da tigre
L’episodio avvenuto il 20 luglio a Scalea in Calabria (ANSA) COSENZA, 8 AGO-E’ morto nell’ospedale di Cosenza Davinder Singh, l’inserviente indiano 24enne del circo di Orfei aggredito il 20 luglio da una tigre a Scalea. L’animale aveva anche aggredito Stefano Nones Orfei, di 40 anni, figlio di Moira, che aveva riportato gravi ferite. L’inserviente indiano era intervenuto proprio per liberare Stefano Nones Orfei dalla morsa in cui l’aveva stretto la tigre, finendo per essere aggredito a sua volta.
ANSA 08.08.2006
COSENZA Tragico epilogo di un gesto di altruismo tra i tendoni del circo Orfei in sosta a Scalea: il 24enne indiano non è sopravvissuto alle gravi ferite
Morto il domatore aggredito da una tigre
Aveva salvato Stefano Nones assalito dal grosso felino mentre si trovava nella gabbia per accudirlo in vista dello spettacolo
Cosenza
È morto nell’ospedale di Cosenza, dove è rimasto ricoverato per diciotto giorni, il 24enne Davinder Singh, l’inserviente indiano del circo di Moira Orfei che il 20 luglio scorso era stato aggredito da una tigre a Scalea, nel Cosentino, mentre tentava di salvare il figlio 40enne della Orfei, Stefano Nones.
L’erede Orfei, così come accade quotidianamente prima dell’inizio dello spettacolo, è entrsto nella gabbia della tigre per le normali operazioni di pulizia, provvedendo anche a rifocillare il grosso felino. La tigre però, forse innervosita da qualche movimento brusco, lo ha aggredito. Il domatore indiano è subito intervenuto, entrando coraggiosamente nella gabbia e consentendo a Stefano Nones Orfei di mettersi in salvo. Ma la tigre, irritata si è scagliata contro il nuovo arrivato provocandogli delle gravissime lesioni alla testa e ferite gravi al torace.
In soccorso erano subito arrivati gli altri operai del circo, richiamati dal trambusto e dai richiami di aiuto dei malcapitati. Il 24enne, già in stato di coma, era stato elitrasportato all’ospedale di Cosenza, Orfei era stato invece ricoverato al nosocomio di Praia al Mare.
Dopo l’incidente la tigre è stata lasciata nella sua gabbia e tenuta sotto costante osservazione da parte del personale del circo. Accertamenti sull’animale hanno compiuto anche i veterinari dell’Asl. I carabinieri avevano sentito subito alcune testimonianze per ricostruire la dinamica dell’accaduto. Dagli accertamenti, a quanto si è appreso, non sono emerse responsabilità da parte delle persone. Dal racconto di alcuni operai del circo è emersoche la tigre protagonista dell’aggressione non aveva mai dato, prima d’ora, segni di insofferenza. Anche i componeneti della famiglia Orfei hanno ribadito ai carabinieri che Ones era abitudinario nelle sue attività e che in passato non aveva mai avuto alcun problema nell’avvicinarsi alla tigre, protagonista di uno degli spettacoli più apprezzati del circo.
Il giovane domatore indiano che ha sacrificato la propria vita per salvare il suo datore di lavoro, dopo il ricovero all’ospedale non si è più ripreso dal coma profondo nel quale era precipitato.
La tragica conclusione della vicenda ha rinfocolato le critiche intonro alla presenza degli animali negli spettacoli circensi. La prima a scagliarsi contro questa usanza è che, attraverso il suo presidente, Gianluca Felicetti, ha spiegato che «ora, circo Orfei in testa, tutti verseranno lacrime per la morte in Calabria dell’inserviente indiano Davinder Singh, avvenuta dopo diciotto giorni di coma a seguito della reazione di una tigre. Ma la tragedia si sarebbe potuta evitare se non si permettesse ancora il violento e anacronistico uso di animali per lo spettacolo».
Gianluca Felicetti, che si è detto molto addolorato per l’accaduto, ha auspicato l’immediato intervento dei ministri Francesco Rutelli e Alfonso Pecoraro Scanio. «Servirebbe un’inchiesta ordinata dal ministro dello Spettacolo, Francesco Rutelli, sulle condizioni di insicurezza dei lavoratori – ha precisato – così come un’inchiesta ordinata dal ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio sulle condizioni di prigionia degli animali. Peraltro nel programma di governo è scritto l’impegno a ispirarsi alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale che condanna l’esibizione degli animali nei circhi.
Un altro spettacolo è possibile – ha detto il presidente della Lav -, e a differenza di quello con animali registra sempre il tutto esaurito, come testimonia il Cirque du Soleil ormai ospite fisso di tourné e anche in Italia».
Da Il Gazzettino del 09-08-06
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