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Stampa: I Pagliacci del Cirque du Soleil

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21/07/2011 7.19.39

Da www.europaquotidiano.it del 20-07-11

I Pagliacci del Cirque du Soleil

Uno che fonda Le Cirque du Soleil non può non amare le sfide. Uno che a meno di vent’anni migra a Calcutta per lavorare a un progetto di assistenza ai malati terminali, uno che si fa sbattere in galera per obiezione di coscienza, diciamo che le sfide le attira e se le “ingrazia”.

Daniele Finzi Pasca, classe ’64, svizzero di Lugano, ha un cuore da clown a cui amabilmente acconsente, e quindi è un ossimoro. Incongruo nell’algida Svizzera, questo regista e autore, coreografo e light designer, è pluripremiato e ospitato in Italia e all’estero, da New York a Mosca, da San Pietroburgo ad Anversa.

Venticinque spettacoli all’attivo, tra cui il recente Donka, una lettera a Cechov, che dopo il debutto a Mosca nel 2010, è stato presentato a Milano al Piccolo Teatro, Finzi Pasca è ora al Teatro San Carlo di Napoli con un personalissimo allestimento de I Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, diretta dal maestro Donato Renzetti.

L’opera, che per sua brevità viene solitamente rappresentata insieme a La cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, in questo caso gode di una sua compiuta autonomia, che non lascia per nulla insoddisfatti. Anzi. Conquista l’idea di dilatarla attingendo al repertorio e alle risorse del Cirque du Soleil, coinvolgendo sette artisti-acrobati impegnati in volatili incursioni con il cerchio – tanti cerchi che calano dall’alto – perché «guardare al cielo aiuta a far andare il cuore oltre».

Sono loro gli abitanti e il pubblico che in un flusso ininterrotto tra realtà e finzione assiste alla commedia dei pagliacci, meravigliosamente vestiti da Giovanna Buzzi, che opta per un singolare accostamento cromatico tra i pagliacci protagonisti in bianco e nero e la compagnia, coloratissima.

In scena il soprano Kristin Lewis, il baritono Dario Solari nel ruolo di Tonio-Taddeo a cui è anche affidato il Prologo, in cui si definisce il manifesto verista, il tenore Carl Tanner, che ha rivestito il ruolo di Canio che nell’ultima rappresentazione di Pagliacci al San Carlo, nel 1974, fu di Mario del Monaco e ancora Francesco Marsiglia, Simone Piazzola, Lorant Voros, Dave Bourdages, Massimo Sirigu, Carmine Mennella, Sergio Valentino, Rosario natale, Giuseppe Scarico.

Le scene, sobrie ed eleganti, sono perlopiù realizzate dai giochi di luce, che producono effetti-fondale di dimensioni diverse, che si dilatano e restringono all’occasione. In scena ancora domani e domenica, ore 21.

Alessandra Bernocco

 

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