UN GIORNO AMARO PER IL CIRCO ITALIANO
Oggi è una giornata molto brutta per il circo che subisce un impietoso accanimento mediatico, una campagna stampa orchestrata ad arte dalla LAV che a suon di comunicati al vetriolo attenta all’immagine e alla reputazione del circo italiano. Non importa che i numeri siano gonfiati o che le informazioni siano distorte o interpretate. Ciò che conta è il titolo a effetto, lo scoop, la demonizzazione del circo in vista di una petizione a colpi di banchetti che nei prossimi due week end sarà lanciata all’attacco del circo in tutta Italia. Non abbiamo proposte né ricette da proporre. La situazione si aggrava quotidianamente, il circo sta perdendo voce e portavoce. Le paginate sui giornali di oggi non riportano approfondimenti, né un dibattito tra voci a favore e voci contrarie: si tratta della mera pubblicazione dei comunicati LAV. Per promuovere fra l’altro attività in cui gli animali diventano testimonial per vendere uova di Pasqua e raccogliere altri soldi con cui la LAV gestirà le sue attività. Animali che, ci preme ricordarlo, vengono strappati via dal circo per diventare oggetti di esposizione e dunque lucro nelle mani delle associazioni animaliste. Una comunicazione unidirezionale, senza contraddittorio che non si fa scrupolo di massacrare una categoria. Un tempo qualsiasi giornalista si sarebbe preso la briga di intervistare qualche rappresentante del mondo del circo, ma oggi appare una cosa fuori moda. Si procede per luoghi comuni. Il circo in Italia sembra ormai il nemico da abbattere, e basta attraversare i nostri confini (dove comunque i problemi non mancano per il lento avanzare delle istanze animaliste) per assistere all’affermazione dei nostri artisti come avviene in Francia (Arlette Gruss, Pinder e Bouglione infarciscono i loro programmi di artisti italiani), in Germania, in Spagna, in Svizzera e in gran parte d’Europa. A Monte Carlo i nostri artisti sono tra i più apprezzati, ma questo, anche per incapacità del circo di comunicare, non fa notizia e non interessa alle testate italiane e rimane confinato sui siti e sulle riviste di settore.
Cosa succederà domani non lo sappiamo. Ma se il circo vuole far fronte a tutto ciò deve escogitare qualcosa, investire in comunicazione, aprirsi all’esterno e non solo in occasione della Giornata Mondiale del Circo, che peraltro nel nostro Paese non ha mai suscitato un grande interesse negli addetti ai lavori. Che qualche azione porti dei risultati nel breve periodo, non è scontato, però conviene ugualmente provarci. La categoria deve dimostrarsi unita e compatta, eleggere dei portavoce a cui affidare la replica alle infamie che imperversano. Parlare con una voce sola. Abbiamo dei numeri, con animali e senza, tra i migliori in Europa. Abbiamo un Festival a Latina che attira attrazioni internazionali di primissimo livello, abbiamo artisti del calibro di Larible, Fumagalli, Flavio e Vinicio Togni, Errani, Martini, Bello, Casartelli (ma l’elenco sarebbe davvero lungo) di fama internazionale che vantano palmarés di tutto rispetto. In Italia si producono le strutture per i più importanti complessi del mondo, sia per circhi tradizionali che per le compagnie di nouveau cirque. Al mondo del circo attingono le star della canzone per i loro video, i programmi tv di prima serata per i grandi show del sabato sera, le multinazionali per gli spot pubblicitari. Ma tutto questo i media nostrani sembrano ignorarlo o confinarlo nelle pagine della cronaca o del gossip. Ma questa è Cultura e come tale è giusto che goda di un sostegno al pari degli altri generi di spettacolo. Forse bisognerebbe spiegarlo ai signori della carta stampata che per pigrizia oggi han preferito fare “copia e incolla” dal comunicato della Lav piuttosto che sporcarsi i piedi di segatura e fango per approfondire la realtà del circo. Sarebbe bastato consultare il sito del Mibac per prendere atto delle inesattezze dei dati numerici! Ma avrebbero perso uno scoop….
Ps: Per questo motivo non troverete sulle nostre pagine gli articoli di oggi recanti i comunicati della LAV. Han fin troppi giornali asserviti ai loro interessi…
D.D.
09/03/2015 23.04.40
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