BILANCIO POSITIVO PER IL FESTIVAL DI LATINA
Il Festival degli exploit e dell’eccellenza
Diciassette anni di storia sono tanti per un Festival. Ne rappresentano la credibilità conquistata ed, al tempo stesso, rendono alte le aspettative di quanti, nella pista od intorno, partecipano all’evento.
Eccellenza autentica: non sorprende che a rappresentare il meglio della tradizione circense italiana siano stati nomi del calibro di Stefano Orfei Nones e Wioris De Rocchi. I due fuoriclasse della pista hanno portato a Latina talento, poesia, brividi ed emozioni. Stefano è apparso fin dal debutto del Giovedì sera fiero, audace, mai stanco di osare e di sorprendere al fianco dei suoi grandi felini. Wioris, dal suo canto, ha restituito alla clownerie più tradizionale quello spessore e quella dimensione malinconica e romantica capace di evocare emozioni. Meritati dunque i due premi speciali loro assegnati ed intitolati alla memoria di Giulio Montico, ideatore del Festival.
Il Festival si è connotato in modo deciso quest&rsquoanno per almeno tre aspetti:
1. l&rsquoequilibrio dei suoi spettacoli, tra innovazione e tradizione: come non associare alla storia del Circo l&rsquoapertura degli spettacoli, affidata ad un numero antichissimo portato in pista da Wioris De Rocchi con il suo cavallino così come paiono essere proprio &ldquotradizione circense&rdquo le parole chiave che meglio descrivono i numeri di verticali presentati dalla giovani, e blasonatissime, Asia Perris e Valeriia Davydenko o la clownerie del portoghese Charlie Carletto. Al tempo stesso sono stati numerosi gli slanci verso la contemporaneità: si pensi al laser-show ed ai droni presentati dall&rsquoitaliano Laserman così come del tutto nuove od originali per le piste dei circhi sono apparse le performance di Marco Zoppi con le sue bolle di sapone, il basket acrobatico della Face Team ungherese, le grandi illusioni di Ottavio Belli e l&rsquoelegante coreografia di Gabriele Rizzi sull&rsquoenorme pianoforte bianco.
2. un deciso rilancio del Circo italiano: il contingente artistico italiano presente al Festival, in gara e fuori concorso, è apparso significativo sia in termini qualitativi che quantitativi: Stefano Orfei Nones e Wioris De Rocchi nella qualità di ospiti d&rsquoonore, Asia Perris, Gabriele Rizzi, Laserman, Marco Zoppi, Ottavio Belli e Claudio Vassallo come artisti in gara, hanno assegnato visibilità ed autorevolezza alla produzione italiana circense e di spettacolo esibizioni differenti tra loro ma accomunate da elevati standard artistici: una vera opportunità di rilancio e di promozione per il Circo e per lo spettacolo dal vivo così come auspicato di recente anche dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed il Turismo d&rsquoItalia che, negli spot diffusi attraverso la televisione di Stato, annovera il Circo tra le forme d&rsquoespressione artistica che fanno grande l&rsquoItalia nel mondo.
3. il ruolo dominante delle grandi scuole di Circo: la Cina, la Russia e l&rsquoUcraina continuano a poter vantare di riservare una speciale attenzione alla formazione artistica, ed in particolar modo circense, dei loro giovani talenti. Il primato della Cina quest&rsquoanno è parso schiacciante fin dalla prima serata: non solo le prestigiose giurie, ma lo stesso pubblico presente, hanno riservato standing ovation al numero di piramidi umane presentato dalla Troupe di Xinjiang: la loro &ldquomorte del cigno&rdquo ha letteralmente incantato chiunque abbia avuto la fortuna di assistervi.
Di fatto il Festival si è confermato quale occasione per favorire l’incontro fra le persone in una dimensione di allegria spesso irrintracciabile nella ordinarietà del quotidiano:
1. in tal senso appare notevole l’esito della S. Messa Internazionale animata dai Salesiani di don Bosco, patrono dei circensi. Chapiteau gremito in ogni ordine di posti per una celebrazione che è stata una vera festa: un inno alla gioia ed alla condivisione la preghiera di ringraziamento conclusiva ha visto la partecipazione dell’artista russo Evgeny Vasilenko che, esibendosi sul filo, ha riproposto in chiave circense lo stile del Don Bosco animatore.
2. Successo significativo anche per il Caffè Letterario condotto dalla giornalista Dina Tomezzoli: l’interesse degli addetti ai lavori così come quello del più ampio pubblico è in assoluta crescita merito anche del brio assegnato da Dina al suo talk show circense e dell’atmosfera cordiale ed amichevole che autori, ospiti e spettatori hanno potuto condividere attorno alle loro tazzine di caffè.
3. Spazi esauriti anche nell’area dedicata agli stand espositivi di Circus Expo: sono numerosi i fotografi, i pittori e gli artisti di varia estrazione che hanno riempito dei loro colori e del loro talento la piazzetta dell’Expo circense costantemente affollata ad ogni ora di curiosi e visitatori.
International Circus Festival of Italy: un Festival che, sempre più, apre le porte al mondo tendendo la mano a chiunque voglia condividerne il proprio messaggio di gioia.
A margine della diciassettesima edizione del Festival, l&rsquoAssociazione Culturale &ldquoGiulio Montico&rdquo, organizzatrice e produttrice dell&rsquoevento intende porgere i seguenti ringraziamenti:
1. ai &ldquoGold Partner&rdquo, Rosgoscirk, Ringling Bros and Barnum & Bailey, Circo Knie, per aver sostenuto concretamente il Festival
2. alle Istituzioni pubbliche (in particolare il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Ministero per gli Affari Esteri e per la Cooperazione Internazionale e le amministrazioni locali), alla Chiesa cattolica (in particolare la Fondazione Migrantes ed il Forum delle Organizzazioni Cristiane per la cura pastorale degli operatori del Circo), agli Enti ed associazioni di categoria (in particolare l&rsquoEnte Nazionale Circhi, l&rsquoECA e la Federazione mondiale del Circo) per il supporto riconosciuto
3. a tutti gli artisti, per aver concesso generosamente il proprio talento
4. ai membri della Giuria Tecnica Internazionale, presieduta da Istvan Kristof, e della Giuria della Critica, presieduta da Brigitta Boccoli, per avere svolto il loro mandato in modo trasparente ed efficace
5. agli esperti ed ai &ldquoprofessionisti&rdquo del Circo per aver portato a Latina le loro competenze: grazie a Tommy Cardarelli, Andrea Giachi, Ruby Merzari, Fulvio Medini ed ai 7 Maestri d&rsquoOrchestra
6. alla comunità dei Salesiani di Don Bosco di Latina per aver accolto con entusiasmo impareggiabile il nostro invito a celebrare la gioia
7. alla scuola di spettacolo &ldquoL&rsquoAnfiteatro&rdquo di Latina per aver impreziosito il pre-show di tutti gli spettacoli
8. a tutte le aziende che, nei vari settori, ed a vario titolo hanno collaborato alla produzione del Festival spesso sostenendo ritmi ed orari di lavoro frenetici
9. agli sponsor per aver contribuito concretamente alla migliore riuscita dell&rsquoevento.
Fonte: Comunicato International Circus Festival of Italy
01/11/2015 16.05.07
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