LIANA ORFEI REPLICA ALLE ACCUSE DEGLI ANIMALISTI
Nel clima di odio che stiamo vivendo, che si diffonde come un magma che si insinua ovunque attraverso i rivoli impervi dei social, gli antagonisti del Circo si attaccano a tutto. Capita sovente di imbattersi in frasi decontestualizzate affibbiate ai circensi di fama senza che sia citata né l’epoca, né la provenienza di queste affermazioni, distorcendone così il senso. Addirittura queste affermazioni vengono messe al pari di quelle dell’ormai celebre stalliere “pentito” Tom Raider che omettono di dire è stato condannato per calunnia e falsa testimonianza.
Tra i personaggi chiamati in causa anche Liana Orfei, per alcuni concetti espressi nel suo libro La Grande Casa Chiamata Circo dato alle stampe oltre 40 anni fa. La Signora Orfei, esausta per i continui attacchi, ci ha inviato questa replica che volentieri riportiamo:
“Ancora una volta debbo subire offese e vigliacche accuse da persone che si dovrebbero vergognare solo a pronunciare il mio nome: sto subendo questo stalking da tanti di quegli anni che ne ho perso il conto ma non certo lo sdegno che ogni volta mi assale causandomi nausea e pietà per loro che sono così meschini da continuare dopo 45 anni ad approfittare del mio nome noto e amato dal pubblico circense per perorare una causa che non discuto nei suoi fini ma aborrisco nel metodo e nella mancanza di ogni sentimento umano che Dio e l’educazione ci hanno insegnato.
Nel 1975 ho scritto, su richiesta, un libro che per la sua argomentazione é arrivato finalista al Bancarella Sport e trattava della vita giornaliera del circo. Naturalmente era un libro di interviste ai protagonisti di ogni disciplina circense, comprese quelle dei domatori non avendo io nessuna esperienza, mi sono affidata ai loro racconti. Premetto che nel 1975 nemmeno si parlava di animalisti ma già si sentiva nell’aria il cambiamento nella esecuzione dei numeri di belve, non più in ferocia ma in dolcezza. Questo mi ha indotto a studiare e presentare assieme all’allora presidente dell’E.N.P.A. di Torino Silvano Traisci e l’On. Silvia Costa un protocollo d’intesa per il trattamento e la stabulazione degli animali nei circhi, oltre a una proposta di legge. Questo mi ha causato non poche antipatie ma lo trovavo giusto ed ho continuato così anche se in Parlamento non si sono nemmeno degnati di leggerlo!
I figuri di cui sopra hanno estrapolato dai vari casi del libro una fake che da 40 anni mi segue fedelmente visto che non trovano di meglio per perorare la loro causa se non il fatto di essere dei necrofori che gioiscono e si nutrono della morte di brave persone come Ettore Weber, Moira e Nando Orfei e tanti altri che a differenza di loro sono morti in pace anche se in taluni casi tragicamente.
Sempre a disposizione per indicarvi la legge da me presentata.
Liana Orfei
11/07/2019 15.31.18
LIANA ORFEI REPLICA ALLE ACCUSE DEGLI ANIMALISTI
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